Cuore e batticuore È quello del Bolzano 

Piegato il Salisburgo (4-3), i Foxes lasciano l’ultimo posto


di Thomas Laconi


BOLZANO. Finalmente una gioia. Bolzano ci mette l'anima e porta a casa tre punti che fanno morale. Salisburgo è battuto 4-3 dopo un match intenso, deciso nel terzo tempo da un gol di Tomassoni. Questa volta sono i biancorossi a spuntarla di misura, ma la truppa di Suikkanen, sempre avanti nel match, ci ha creduto fino alla fine e ha avuto la fortuna dalla propria parte. I biancorossi abbandonano l’ultimo posto in tabella e forse tornano ancora a sperare nella Top Six. Domani nuova sfida cruciale in Via Galvani contro Dornbirn.

La cronaca. Primo tempo abbastanza vivace. Bolzano gioca a viso aperto, Salisburgo come al solito quando spinge mette sempre ansia alla porta di Tuokkola (rientrato a pieno regime dopo la conferma fino al termine della stagione). Da un errore in zona difensiva dei Red Bull, i biancorossi sfiorano il vantaggio con DeSousa, che intercetta un disimpegno di Starkbaum ma trova solo il palo esterno. I padroni di casa mettono pressione in zona neutra, lottano negli angoli e dopo un buon forcing passano a condurre. Halmo conclude dalla blu, Starkbaum è poco reattivo e battezza male un disco che Frank può comodamente insaccare a due passi dalla porta. Seconda rete in due gare per l'attaccante meranese, che continua il suo grande inizio di 2018. I biancorossi sfruttano l'onda emotiva e continuano a pattinare di più e meglio rispetto agli avversari. Peccato per il Bolzano di quest'anno, però, che manchi un pizzico di sano cinismo. Chiedere a Sointu, che dopo una bella discesa solitaria fa tutto bene, ma davanti a Starkbaum si perde in un bicchier d'acqua. Biancorossi generosi, ma nel finale ecco la solita ingenuità che costa carissimo: DeSousa perde un brutto disco in zona neutra, ripartenza ospite e transizione micidiale, con Viveiros che si infila nello slot e fulmina Tuokkola con un bolide a mezza altezza. Perfetta parità dopo venti minuti, ma solito, discreto, carico di rammarico in casa biancorossa. Nel periodo centrale succede poco, l'avvio è abbastanza soporifero. Le squadre si studiano e non si scoprono più di tanto. Poi arriva la prima penalità della serata e quando Bolzano giostra in powerplay, finalmente, torna ad essere letale. Secondo blocco protagonista, Sointu trova la “legnata” dalla blu che sorprende uno Starkbaum ancora non brillantissimo. I 3000 del Palaonda s'infiammano, Bolzano c'è, peccato però che alla prima superiorità (fallo ingenuo di Miceli in attacco) gli ospiti rimettano le cose in chiaro. Foxes attenti, fino al missile scagliato da Raymond che firma il nuovo pareggio a tre minuti dalla seconda sirena. Nel terzo drittel la gara decolla definitivamente. Botta e risposta in poco più di un minuto. Bolzano rimette il naso avanti con Bernard (grande assist di Gander), poi Salisburgo trova la magia di Hughes, che da dietro porta aggira Tuokkola e riporta in parità le sorti del match. I biancorossi non mollano, vanno vicino due volte al 4-3 con Egger e Angelidis, poi ecco la zampata di Tomassoni: botta in diagonale, Starkbaum impietrito e siamo 4-3. Bolzano lotta con il cuore fino alla fine e si porta a casa tre punti sofferti ma strameritati.

«Ci abbiamo messo l'anima - dice l'attaccante biancorosso Daniel Frank - non abbiamo mai mollato e finalmente nel terzo tempo siamo stati protagonisti. È una vittoria che fa bene al morale, ma adesso dobbiamo andare avanti a testa bassa».

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