Danni economici da condividere 

Calcio, basket e volley fanno i conti con l’emergenza sanitaria. Dietmar Pfeifer (Fc Alto Adige), Salvatore Trainotti (Dolomiti Energia  Trentino) e Bruno Da Re (Itas Trentino) mettono le mani avanti: «Se non si tornasse in campo, anche i giocatori dovrebbero fare la loro parte»


MAURIZIO DI GIANGIACOMO


Trento. Prima viene la salute, certo. L’emergenza Coronavirus ha imposto lo stop allo sport a tutti i livelli. Un peccato, per i praticanti e gli appassionati. Un danno economico, anche rilevante, per i professionisti dello sport e le loro società, aziende vere e proprie, con migliaia di spettatori (live e sui vari media, anche a pagamento), sponsor, autentici contratti di lavoro da onorare e scadenze da rispettare. È, nella nostra regione, la realtà dell’Fc Alto Adige che milita nella Serie C di calcio, della Dolomiti Energia Trentino (Serie A di basket) e dell’Itas Trentino (SuperLega di volley, sport dilettantistico ma soltanto sulla carta). Con i campionati fermi a tempo indeterminato, gli sponsor hanno già “bussato” alle porte delle tre società locali per ridiscutere i contratti, a causa del deficit di visibilità? Fc Alto Adige, Dolomiti Energia Trentino e Itas Trentino hanno fatto lo stesso con i loro giocatori? La scadenza dei contratti in essere con i “dipendenti” (30 giugno) potrebbe costituire un problema qualora la fine della stagione “slittasse” in avanti? Lo abbiamo chiesto all’amministratore delegato dell’FCS Dietmar Pfeifer e ai general manager di Dolomiti Energia, Salvatore Trainotti, e Itas Trentino, Bruno Da Re.

Le sponsorizzazioni

«I nostri sponsor sono tranquilli, del resto la crisi è una cosa delle ultime settimane e c’è ancora la possibilità che il campionato riprenda – dice Pfeifer – Prima dello stop la Lega Pro aveva pensato a trasmettere in chiaro tutte le partite, in modo da garantire comunque la visibilità agli sponsor. Dobbiamo aspettare, sperando che lo stop non si protragga troppo a lungo e che gli sponsor non abbiano a loro volta problemi di tenuta economica». «Ad oggi non ci ha chiamato nessuno, il campionato del resto non è ancora finito e quindi direi che la cosa è comunque prematura – spiega il general manager della Dolomiti Energia Trentino, Salvatore Trainotti – Ovviamente, senza entrare nell’ambito giuridico, è una situazione che ci metterebbe in gravissima difficoltà». «Dagli sponsor abbiamo avuto un paio di richieste di posticipare la scadenza dei pagamenti ma niente di più – dice il general manager dell’Itas Trentino, Bruno Da Re –. Quello che potrà accadere non lo so, io però credo che i nostri sponsor ci rimarranno vicini».

I contratti dei giocatori

«Con i giocatori non abbiamo ancora parlato – spiega Pfeifer – Abbiamo pagato tutto fino ad oggi, adesso bisogna vedere quali soluzioni verranno trovate da Federcalcio e Lega. Se il campionato dovesse riprendere in maggio, i giocatori disputerebbero tutte le partite e il problema non si porrebbe. Se invece non si giocasse più le società andrebbero chiaramente in difficoltà. In quel caso, andrebbe trovato un accordo tra Figc, Lega e Assocalciatori: i giocatori hanno un futuro solo se le società hanno un futuro. Siamo tutti sulla stessa barca, calciatori, allenatori, società e televisioni, serve l’impegno di tutti». «Ad oggi quello dei contratti dei giocatori non è un tema, l’obiettivo è tornare a giocare – dice Trainotti – Ovviamente, se non ci dovessimo riuscire sarebbe un discorso da affrontare a due livelli: quello giuridico-contrattuale e quello della condivisione delle perdite di un sistema». «Se non dovessimo ripartire, la perdita sarebbe enorme - afferma Da Re – Gli sponsor potrebbero fare un passo indietro e comunque ci mancherebbero gli incassi: a quel punto, servirebbe un sacrificio da parte di tutte le componenti del volley. Ci penseremo più avanti, sperando di tornare a giocare».

La scadenza dei contratti

«Noi contratti in scadenza il 30 giugno ne abbiamo pochi, perché ne abbiamo tanti pluriennali – spiega Pfeifer – Non credo che la stagione possa finire dopo il 30 giugno, se non per poche settimane, che non sarebbero un problema». «Nel basket stiamo cercando soluzioni che prevedono lo stop entro il 30 giugno», dice Trainotti e anche per Da Re il problema non si pone: «Noi per il 30 giugno dovremmo aver finito, tirare fino al 10 di luglio comunque non sarebbe un problema».

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