Hockey: Bolzano sconfitto, Pusteria allunga

Davanti a 1600 spettatori il Pontebba passa sul ghiaccio del Palaonda


Michele Bolognini



BOLZANO. Il panettone resta sullo stomaco al Bolzano: secondo ko consecutivo per i biancorossi e in casa Foxes suona il campanello d'allarme. Il Palaonda (1.600 spettatori) è territorio di conquista per il Pontebba, e il travolgente Val Pusteria può nuovamente prendere il largo. I Foxes devono rinunciare al genio offensivo di Colton Fretter (botta alla caviglia ne avrà per qualche giorno), e coach Adolf Insam sposta Scandella a fianco di Irmen e Souza, riavanzando Gordon in attacco assieme a Marco Insam e Mazzolini. L'inizio di partita sembra far pensare ad una passeggiata biancorossa: la pressione del Bolzano è costante, ma ai padroni di casa manca l'istinto del killer, e Hocevar si salva anche con due uomini in meno sul ghiaccio. Il power-play del Pontebba, invece, funziona alla perfezione, e il diagonale di Ciresa (out Souza e Irmen) fa secco Matt Zaba. Il gol produce effetti anche dal punto di vista mentale, e la partita cambia volto con una formazione ospite molto più pimpante e incisiva. Dagli spogliatoi il Bolzano esce senza Zaba (piccolo malessere), e il suo sostituto Günther Hell è chiamato subito agli straordinari con tre interventi decisivi su Felicetti, Monych e Guerin. Dopo una manciata di minuti, però, i biancorossi si svegliano dal torpore e prendono d'assedio la gabbia di un Hocevar in serata di grazia: il goalie sloveno, che in questa stagione sta viaggiando a corrente (troppo) alternata, è decisivo su Souza, Irmen e Scandella, ma non può nulla sul rebound vincente di quest'ultimo, che sigla la terza marcatura in tre partite con la maglia biancorossa. A proposito di maglie, da segnalare l'esordio casalingo delle nuove divise da gioco dei Foxes, che hanno fatto storcere il naso a molti per l'assenza della stella celebrativa dei 18 scudetti biancorossi. Tornando al ghiaccio, il match sembra saldamente nelle mani dei padroni di casa, che però vanno nuovamente sotto in inferiorità numerica: il tiro dalla blu di Tavzelj è tutt'altro che impossibile, ma Hell lascia un comodo rimbalzo a Ciresa il quale ringrazia e timbra il cartellino per la seconda volta. Tutto da rifare per il Bolzano che mostra tutti i limiti del suo power-play gettando alle ortiche una doppia superiorità lunga due minuti senza riuscire a creare occasioni davvero pericolose. La differenza tra aquile e volpi, in questa partita, è probabilmente tutta qui: tre minuti e mezzo con due uomini in più e nessun gol per i biancorossi, due reti in superiorità per i friulani, che nel terzo tempo arretrano il baricentro e riescono a contenere le sfuriate offensive di una squadra che sente la mancanza del talento di Fretter. L'unica vera occasione è per Scandella, che si fa sbarrare la strada da Hocevar, e i titoli di coda scorrono a meno di quattro minuti dalla sirena sul gol di Guerin. Il secondo ko di fila dei Foxes consente al Val Pusteria di allungare ulteriormente in vetta: i lupi si confermano una gioiosa macchina da gol, e travolgono l'Asiago nella rivincita della semifinale scudetto dello scorso anno. Il match resta in equilibrio per poco più di 20 minuti, poi i padroni di casa mettono la freccia e sui campioni d'Italia cala la notte. Successo importante anche per il Renon che sbanca Torre Pellice e consolida il terzo posto in classifica.













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