Hockey Ebel, il Bolzano supera il Villach

In 4200 al Palaonda ad assistere al successo biancorosso (2-1) in gara-1 di semifinale


di Michele Bolognini


BOLZANO. Con la testa e con il cuore. Buona la prima in semifinale per il Bolzano, che si aggiudica gara1 battendo di misura 2-1 il Villach grazie ad un primo tempo vicino alla perfezione. Qualche smagliatura nella seconda frazione, con un paio di contropiede da brividi che hanno però esaltato un Hübl in serata di grazia, poi negli ultimi minuti la partita viene gestita con grande intelligenza tattica concedendo davvero poco agli avversari.

La festa è completata da un Palaonda da brividi, che a fine gara richiama a gran voce sul ghiaccio i propri beniamini per l'ormai consueto abbraccio da pelle d'oca. Il dato ufficiale reso noto dalla società biancorossa parla di 4.166 spettatori, anche se “a occhio” i tifosi sembrano addirittura di più. Da Villach, anziché gli attesi sei pullman, arrivano solo una cinquantina di supporters, sovrastati in maniera nettissima dal pubblico di casa, trascinato dal solito coinvolgente tifo di una Curva Nene Michi più piena che mai.

Il clima è davvero da play-off, e anche la tribuna centrale ha un colpo d'occhio particolare: che la partita sia diversa dal solito lo si nota dalla presenze del sindaco Spagnolli e del presidente Kompatscher, ma sono tantissimi pure gli addetti ai lavori (su tutti Stefan Mair e Adolf Insam).

Bolzano si presenta al completo, mentre nel Villach mancano in difesa Pretnar e Brunner. L'approccio alla partita dei Foxes è da dieci e lode. Coach Tom Pokel non s'inventa nessuna gabbia particolare per limitare il temutissimo duo Ryan-Hughes, ma decide di puntare sulla solita strategia: cambi costanti per le quattro linee d'attacco per dare ritmo al match e tenere sotto pressione gli avversari. Il gioco riesce a pennello: la zona neutra è territorio di totale dominio biancorosso, il VSV non riesce a portare dischi puliti fuori dal proprio terzo, e senza rifornimenti di ossigeno gli attaccanti boccheggiano.

Chi invece sembra avere una discreta dose di bombole di riserva è il Bolzano: i giocatori di casa pattinano con grande intensità, e mettono in pratica il loro gioco semplice e lineare, ma tremendamente efficace, fatto di chiusura degli spazi tra le due linee blu, ripartenze in velocità lungo le balaustre e costante ricerca della profondità in zona d'attacco.

Per il gol del vantaggio basta attendere meno di 6 minuti: Schofield scende sulla destra e serve al centro Insam, la cui girata spalle alla porta s'infila nell'angolo basso. Il Palaonda sembra esplodere, e Bolzano continua a macinare ghiaccio, chilometri e avversari: Pance non trova il tocco vincente su una delle decine di dischi rubati alla difesa avversaria, poi sono Zisser e John Esposito a sfiorare il raddoppio, che comunque arriva prima della sirena. Charlebois (gran partita la sua) anticipa Hughes a centro pista, Strömberg parte in velocità e serve il rimorchio di Santorelli che infila da due passi.

Due a zero e partita in discesa, con i biancorossi che non mollano la presa di un centimetro neppure in avvio di seconda frazione: il terzo gol è nell'aria, ma non arriva mai, neppure quando John Esposito si trova il disco sul bastone con Lamoureux fuori posizione che viene salvato dal tuffo di Altmann. Tutti si aspettano una reazione del Villach che invece non c'è, e con il passare dei minuti Bolzano inizia a giocare con un pizzico di sufficienza di troppo.

La realtà è che gli ospiti restano coperti per tentare di approfittare di qualche errore avversario, che puntualmente si presenta con il contropiede solitario di Hughes stoppato da Hübl. Su un'altra sbavatura difensiva Ryan accorcia le distanze, e dopo pochi secondi è nuovamente McBride a mettere i brividi al Palaonda. Ora la partita è più tesa ed equilibrata, ma i padroni di casa si rimettono in sesto recuperando il giusto equilibrio tattico, ma anche mentale. Nella terza frazione la tensione si può tagliare con il coltello, però Bolzano non perde mai la testa, e il mantra degli ultimi minuti, tra i biancorossi, è uno solo: rossa, disco in angolo, e cambio.

L'unico vero brivido arriva dal contropiede di Ryan in uscita dalla panca puniti, ma gli dei dell'hockey hanno deciso che questa volta, e con questo pubblico, il Bolzano non può perdere. Gara1 è biancorossa, e la pressione adesso è tutta sulle spalle del Villach. E del Linz, che cede 4-2 a Salisburgo.
 













Altre notizie

Attualità