Hockey: il Bolzano continua a perdere e arrivano i fischi

I biancorossi di Adolf Insam ora sono piombati a -11 dal Val Pusteria



BOLZANO. Premessa: i conti si fanno alla fine, e magari ai primi di aprile saremo qui a incensare la squadra del grande condottiero Adolf Insam capace di riportare lo scudetto a Bolzano. Fatto sta che, a fine gennaio, questi conti non tornano. Neanche un po’. Un mese fa i biancorossi erano lanciatissimi al secondo posto, a due soli punti dalla vetta della classifica; ora sono piombati a -11 dal Val Pusteria, e il terzo posto (Asiago a una sola lunghezza ma con una partita in meno) è a forte rischio. I numeri difficilmente dicono le bugie, e raccontano di 7 sconfitte nelle ultime 11 partite giocate (8 su 12 se si include anche la Coppa Italia), di un attacco diventato improvvisamente sterile e di una difesa non più imbattibile. E poi c’è il power-play: lento, macchinoso, prevedibile, incapace di mettere pressione sul portiere avversario, tanto che, nella sfida di giovedì persa contro l’Asiago sono arrivati anche i fischi dei tifosi. I primi di tutta la stagione. E proprio dai tifosi partiamo per analizzare quello che non va in casa Bolzano. Sul web impazzano le opinioni sul momento difficile della squadra biancorossa: dopo la luna di miele di inizio campionato, arrivano i primi giudizi più severi, e anche le certezze che sembravano inattaccabili paiono ora incrinarsi un po’. «La squadra si impegna, lotta - sottolinea Marco Lombardi, webmaster del sito www.hcbfans.net, il ritrovo virtuale dei supporters biancorossi - ma c’è qualcosa che non va. In attacco manca anche un briciolo di fortuna, questo è innegabile, ma mi sembra che i problemi maggiori siano in difesa. Anche contro l’Asiago ho visto dei “buchi” notevoli, e l’ingaggio di un giocatore come Busto si sta rivelando completamente inutile. Mi auguro che nei play-off si torni a vedere il vero Bolzano, altrimenti si corre il rischio di uscire di scena con largo anticipo, anche perché la concorrenza, e non mi riferisco solo al Val Pusteria, è sempre più tosta». Decisamente più pacato, invece, il commento del giornalista bolzanino Stefano Bizzotto, la voce Rai dell’hockey su ghiaccio. «Il Bolzano sta probabilmente pagando il periodo di appannamento di giocatori in grado di dare qualità al gioco offensivo come Irmen e Fretter - spiega - ma la situazione mi sembra tutt’altro che drammatica. Sia sabato in Coppa contro il Renon, che giovedì in campionato contro l’Asiago, i biancorossi hanno sbattuto contro due portieri strepitosi e in serata di grazia. Tutte le squadre, ad eccezione del Val Pusteria, hanno avuto i loro fisiologici alti e bassi nel corso della stagione, ma quando Insam avrà la squadra al completa e in buone condizioni, magari con un altro terzino straniero al posto di Busto, sono convinto che le cose miglioreranno». Non fa troppi sconti, infine, l’ex capitano biancorosso Rolly Benvenuti: «Non è un brutto Bolzano - spiega - almeno fino agli ultimi cinque metri. In questo momento il problema principale è la mancanza di concretezza sottoporta, sembra quasi che manchi la convinzione nei propri mezzi. L’altro problema, invece, è una difesa composta da giocatori votati troppo alla manovra d’attacco: nell’ultimo periodo ho visto subire tanti, troppi gol in contropiede, e credo che questa squadra abbia bisogno come il pane di un terzino solido, soprattutto in fase di impostazione. Per il Bolzano sarà fondamentale evitare il quarto posto: in queste condizioni una possibile semifinale con il Val Pusteria sarebbe davvero rischiosissima».













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