SALISBURGO. . «Bolzano conquista la vittoria, conquistala per noooi». La Curva Figli di Bolzano canta e incita, i Foxes recepiscono e vengono supportati per tutta la partita e al suono della sirena trionfano ed entrano nella storia. Erano in quasi 400 i tifosi biancorossi alla fine entrati alla Volksgarten Arena. Un folto gruppo si era presentato di buon’ora alle casse dello stadio sperando di trovare qualche biglietto. Niente da fare «Ausverkauft» (tutto esaurito). Alla fine, però, in qualche modo sono riusciti ad assistere all’epica finale.

Quando le due squadre scendono sul ghiaccio il colpo d’occhio è fantastico, da pelle d’oca. Il frastuono è infernale. Il primo coro della curva biancorossa è l’accompagnamento dell’Inno di Mameli. La coreografia iniziale è lo sventolio delle bandierine biancorosse. Inizia la battaglia e il settore ospiti è già pronto a cantare. Le voci sono quelli de «I Peggiori 91»(le vecchie Mele Marce), le «Vecchie Balorde» (mogli e ragazze del primo gruppo), le «Streghette», l’«Antica Cremeria» e di tanti altri che si sono aggregati alla curva.

La Curva Figli di Bolzano parte subito forte. I circa tremila austriaci provano a coprire i cori biancorossi sbattendo il cartoncino pieghevole su se stesso provando ad aggiungere qualche rullo di tamburo. Nulla da fare, i tifosi dei Foxes prevalgono. Il jukebox spara subito il primo disco: «siamo l’armata biancorossa e nessun ci fermerà…» e poi attacca subito «forza ragazzi non vi lasceremo mai la notte è tricolor». Arrivano i gol, i cori sono sempre più forti. Il repertorio è vasto ed ecco i classici d’autore, «biancorossi alè biancorossi alè biancorossi alèalèalè….», «biancorosso è il colore degli ultrà», «Bolzano è qui, Bolzano è là, Bolzano è forte e vincerà»e «siamo sempre con voi non vi lasceremo mai». Grande festa anche a Bolzano e dintorni nel segno della lunga tradizione. Erano davvero in tanti a seguire la partitissima incollati alla televisione in tanti locali della città, dalla Brasserie Forst al Biergarten del Ca' de Bezzi, dal Bar Padovana al ristoro difronte al Palaonda. Una festa durata fino a notte fonda in attesa della squadra. (m.m)