Kerschbaumer è un ragazzo d’oro

L’azzurro della Pusteria dopo il titolo iridato in staffetta conquista anche quello individuale under 23 nel cross country



Gerhard Kerschbaumer, meraviglioso tattico della mountain bike. Con una prova stupenda il ‘giovane professore’ delle ruote grasse si è laureato campione del mondo nel cross country tra gli under 23.

Il suo direttore sportivo Hubert Pallhuber prima di partire per il Sud Africa ci aveva detto: “State attenti a Gerry, la vittoria è nelle sue mani». E lui, il 22enne altoatesino, non ha tradito le attese. Tra i boschi, le pietraie e le radure di Pietramaritzburg ha recitato il ruolo del ‘Re leone’ trionfando e rifilando un distacco abissale alla concorrenza. Nella seconda parte di gara ha saputo gestire un vantaggio sul secondo di oltre un minuto. Al traguardo il germanico Julian Schelb si è presentato con un ritardo di 58”.

Il tracciato sudafricano ha confermato di essere terra di conquista del forte biker di Verdignes che il 23 aprile del 2011 si era imposto nella prima tappa di quella edizione della Coppa del mondo under 23. La vittoria di ieri pomeriggio oltre a consacrarlo tra i giovani più longevi della mountain bike, lo proietta verso le Olimpiadi di Rio dei Janeiro del 2016. La carriera che sta conducendo l’atleta della Tx Active Bianchi sta proseguendo a pari passo con quella del grande Julien Absalon, il francese capace di conquistare due ori olimpici (2004 e 2008) ed almeno un oro iridato in ogni categoria (4 consecutivi in quella assoluta).

Nemmeno il tempo di posizionarsi sulla sella e scatta la fuga azzurra condotta dal Luca Braidot e Kerschbaumer. Il bruciante avvio della coppia italiana crea scompiglio all’interno del gruppone dal quale esce, ma solo dopo il terzo giro, il secondo dei fratelli Braidot, Daniele. In quel momento l’Italia domina la scena con tre sui atleti nelle prime tre piazze. Le gambe di Gerhard sono pistoni che lavorano a ritmi impossibili e nella prima parte del quinto giro rompe gli indugi lasciando sui pedali Luca Braidot che successivamente sarà costretto al ritiro. Nelle retrovie qualcosa si muove ma è una lotta per argento e bronzo che andranno rispettivamente al tedesco Schelb e l’olandese Van Der Heijden. Ritirato nel corso del terzo giro Beltain Schmid quando navigava attorno alla 50esima piazza. «Sono davvero molto felice di questa medaglia che arriva dopo una stagione molto buona – ha detto all’arrivo Kerschbaumer -. Ad un certo punto della gara ho pensato che potevamo chiudere tutti e tre sul podio poi però la gara ha avuto un altro epilogo. Sono ancora under 23 ma la mia testa è già proiettata verso la categoria Elite». (m.m.)













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