GANGNEUNG (Corea del Sud). I dieci atleti e i 22 funzionari nordcoreani sono arrivati in Corea del Sud con un volo charter di Asiana Airlines rientrato dal Nord con la delegazione sudcoreana che al Masikryong Ski resort, voluto dal leader Kim Jong-un, hanno tenuto la due giorni di allenamenti congiunti.

La delegazione nordcoreana, guidata dal vice ministro dello Sport, salirà a 46 componenti, di cui 22 atleti, quando matureranno i tempi del ricongiungimento, vale a dire a ridosso della cerimonia di apertura del 9 febbraio.

Gli atleti competeranno nello sci alpino e di fondo, nel pattinaggio artistico e nello short-track, più le dodici ragazze dell’hockey che daranno vita al primo team congiunto della Corea (Sud-Nord) nella storia delle Olimpiadi.

Nel frattempo il mondo olimpico si adegua ai tempi moderni. Alle Olimpiadi di PyeongChang 2018, per la prima volta nella storia dei Giochi, sia estivi che invernali, all’interno del Villaggio olimpico ci sarà il “Safeguarding Office” al quale gli atleti potranno recarsi per denunciare eventuali abusi e molestie. Questo ufficio sarà presente nei due villaggi, quello di PyeongChang in montagna e quello di Gangneung a pochi massi dal mar del Giappone.

Nel frattempo quelle di Pyeongchang potrebbero essere definite le “Olimpiadi dal sesso sicuro”, considerando il numero record i preservativi che saranno consegnati ai partecipanti attraverso i contenitori installati nei bagni femminili e maschili dei due villaggi olimpici. Si parla di 110mila profilattici, 10mila in più rispetto alle Olimpiadi di Vancouver nel 2010 e di Sochi nel 2014.

«Con 2.925 atleti presenti, ogni sportiva e sportivo avrà a disposizione in media 37.6 preservativi» – dicono gli organizzatori –. I condom saranno messi a disposizione di tutti i partecipanti grazie a contenitori installati nei bagni dei villaggi di Pyeongchang e Gangneung, nella principale sala stampa, nel media village e nei centri medici». (m.m)