Le Acciaierie fanno sul serio ma Faenza è un osso duro 

Serie A2 femminile. Le bolzanine serrano la difesa e mettono in difficoltà le quotate avversarie ma sbagliano qualcosa di troppo in attacco e devono arrendersi chiudendo a meno 9 punti


Francesco Giroldi


Faenza. Il Faenza Basket sabato sera si è trovato di fronte un’altra Pallacanestro Bolzano Acciaierie Valbruna rispetto al ricordo della facile passeggiata del 7 novembre al PalaWalther. Questa volta, pur un po’ disorientate dal gioco fisico delle romagnole, le Sisters sono riuscite ad impensierire l’ambiziosa squadra romagnola, che, con questa vittoria si porta a due punti dalla capolista Brescia, ma con ancora una partita in meno.

La formazione di coach Sandro Pezzi è stata capace di aggiudicarsi i quarti pari, con solo qualche rammarico per aver, forse, concesso qualcosa di più in quelli dispari, dove la squadra di casa ha messo da parte un buon gruzzolo di canestri, per toccare anche il +20 nel terzo parziale. Alla fine la differenza è stata di solo 9 punti, dopo il -26 dell’andata, merito principalmente della difesa bolzanina, che ha saputo mettere il difficoltà il quintetto avversario, fermato a 60 punti, 14 in meno di inizio novembre, mentre è rimasto costante il bottino biancorosso, con un incremento di 3 punti.

Sono mancati gli abituali centri di Karin Kuijt, rimasta all’asciutto, ma penalizzata da un colpo al fianco in mezzo alla difesa romagnola. All’asciutto anche Emma Bonvecchio e Giorgia Assentato. Si è fatta, invece, subito valere la nuova arrivata Laura Garaffoni, unica in doppia cifra con 14 punti nei 27 minuti in campo.

Intanto continua la vita in trasferta delle Acciaierie Valbruna, che è ormai dal 2 gennaio che non giocano al PalaWalther. L’avvio ha visto Faenza molto precisa al tiro e le bolzanine con qualche problema a registrare la mira, con coach Sandro Pezzi che ha provato a contestare la scarsa capacità della coppia arbitrale di sanzionare i falli sui tiratori, con spintoni sotto entrambi i canestri. Uno dei contatti sotto canestro è capitato a Karin Kuijt, non rilevato dagli arbitri. La caduta sul parquet ha provocato un dolore al fianco alla regista olandese, utilizzata così per soli trenta minuti, con l’insolito digiuno di canestri, dopo lo 0/5 da 2 e lo 0/4 da tre. A complicare le cose c’è poi anche stato il quinto fallo fischiato a Francesca Fabbricini ed anche un infortunio a Chiara Villarini, in un’azione peraltro priva di contrasti, l’entità verrà valutata in settimana, che hanno privato le Acciaierie Valbruna dei suoi due pivot nel finale.

Il Faenza Basket è partito subito deciso, concedendo anche poco in difesa. Elisa Chiabotto, ex di turno in campo, come anche la meranese Licia Schwienbacher ma sulla sponda Bcb Alperia, ha realizzato i primi punti delle Sisters, per arrivare al -10 al primo intervallo (17-7). Sullo slancio la squadra di casa si è poi portata sul 30 a 15, provocando la risposta bolzanina con uno 0 a 8 per rientrare in partita, ed arrivare al -9 al riposo (35-26). Il terzo quarto si è aperto con un preoccupante 11 a 0 delle padrone di casa. Nell’ultimo quarto c’è poi stata la bella partenza delle Acciaierie Valbruna (6-0), che hanno insistito nella rincorsa aggiudicandosi nettamente il parziale (9-18).













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