Legkov non lascia spazio a nessuno

Val pusteria. Tracciato vincente non si cambia. Potrebbe proprio essere questo il claim per l’edizione numero 44 della Pustertaler Ski-Marathon del 2021. Si perché il nuovo percorso - con il senso di...



Val pusteria. Tracciato vincente non si cambia. Potrebbe proprio essere questo il claim per l’edizione numero 44 della Pustertaler Ski-Marathon del 2021. Si perché il nuovo percorso - con il senso di marcia invertito rispetto alle altre edizioni e con l’aggiunta della spettacolare “salitona” di 7 km dalla pendenza del 10% verso Prato Piazza - è piaciuto davvero a tutti. Fatica si, ma tutti sorridenti, sia all’arrivo della Adrenalin di 42 km posto sul “terrazzo naturale” di Prato Piazza, sia nella centralissima Piazza Von Kurz di Villabassa, finish line della 62 km. Manco a dirlo i più sorridenti sono stati i vincitori dei due format: il russo campione olimpico della 50 km di Sochi 2014, Aleksandr Legkov del Team Futura (2.29’41”) e la poliziotta bellunese, trentina di adozione, Sara Pellegrini (2.50.’5”), padroni della Classica sui 62 km. "Fiamme Oro tutte d’oro" alla Pustertaler Ski-Marathon, visto che nello splendido anfiteatro di Prato Piazza vinceva l’altro poliziotto Simone Daprà, mentre al femminile successo per la tedesca Jessica Dotzler. Immancabili anche quest’anno i Fedelissimi della Pustertaler Ski-Marathon, Giorgio Peretti classe 1941 di Pieve di Cadore, Karl Walder di Dobbiaco e Giancarlo Vettorel, giovanotto feltrino dalle 74 primavere. Un successo, quello della gara pusterese, che non era proprio così scontato visto che, dopo l'annullamento della 43.a maratona per mancanza di neve, i rappresentanti dei comuni di Sesto, San Candido, Dobbiaco e Villabassa hanno deciso di ripristinare la gara. In seguito al forfait del comune di Braies, il rinnovato C.O. presieduto da Markus Hackhofer ha proposto il percorso, ma nel senso inverso. La partenza dunque da Sesto, proseguendo attraverso San Candido e scendendo fino a Dobbiaco, passando per la Nordic Arena fino alla “Vista Tre Cime” e Val Fonda, per ritornare poi alla Nordic Arena dove si è proseguito per Villabassa, sede del traguardo della 62 km, stessa location della famosa "Dolomiti Superbike”. Per gli adrenalinici della 42 km, invece, al bivio di Val Fonda altri 1.000 metri di dislivello in 7 km fino a Prato Piazza, a 2.031 metri. Un albo d'oro della manifestazione che da quest’anno diventa ancora più sfavillante. I quattro vincitori di giornata, tra i tantissimi winners delle 44 edizioni proposte, al femminile andranno ad affiancare la 14 volte vincitrice Maria Canins (la prima nel 1976) così come le tre Santer: Saskia (1999) , Anna (2001) e Stephanie (2009-2012).

Al maschile davvero variegato l’albo d’oro, senza un dominatore assoluto, ma come non citare la firma di Maurilio De Zolt sulla 50 km in classico dell’anno olimpico di Lillehammer, il 1994, preceduto un anno prima dal campione russo, austriaco di adozione Michail Botvinov, argento e bronzo olimpico individuale, con il tedesco, allora naturalizzato spagnolo, Johann Muellegg vincitore della 20 km classico nel 1999. Nel 2009 doppietta tra skating e classico firmata Cristian Zorzi e Bruno Debertolis, quest’ultimo padrone più volte anche negli anni successivi. Insomma, ora la gara si annuncia con una nuova vita, da mettere sicuramente in agenda per il 2021.













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