Milan, voglia di rinascita anche in Champions

Oggi il Malaga primo del girone. Intanto Galliani “blinda” El Shaarawy



MILANO. L’entusiasmo del Milan e la rabbia della Juve si trasferiscono dal campionato alla Champions in un quarto turno crocevia fondamentale per la qualificazione Champions. Comincia stasera il Milan, ringalluzzito dal 5-1 comodo contro un Chievo evanescente. Questa poderosa iniezione di autostima serve ad Allegri per rinsaldare la panchina, ma il tecnico si gioca molto nella sfida con la capolista Malaga: la squadra di Pellegrini è a punteggio pieno, ma sabato ha fatto harakiri in casa col Rayo e potrebbe essere un segnale di difficoltà che il Milan dovrà saper sfruttare al meglio.

I rossoneri dovranno fare fare riferimento allo Zenit di Spalletti che li segue in classifica di un punto e che deve cercare di fare bottino pieno in casa dell’Anderlecht fanalino di coda.

Momento topico anche per la stagione della Juventus, reduce dal primo ko dopo 49 partite utili consecutive. In Champions i bianconeri hanno raggranellato tre pareggi e la qualificazione è tutta in salita. Domani dovranno battere i danesi del Nordjaelland pena una resa anzitempo. E ci vorrà una scossa vera visto l’appannamento fisico palesato anche contro l’Inter.

Dopo tre risultati utili consecutivi, per il Milan in campionato «l’obiettivo minimo è l’Europa League» secondo Massimiliano Allegri, che intanto si concentra sulla sfida di Champions. «Sarà una partita difficile, ma non è quella decisiva per la qualificazione - dice -. Credo che questo girone si risolverà all’ultima giornata.

È una partita importante ma non decisiva per il passaggio del turno. Il Malaga è da affrontare nel migliore dei modi, visto che, tecnicamente, è la stessa squadra affrontata all’andata».

In casa rossonera El Shaarawy è più vicino al prolungamento del contratto col Milan che a un’ipotesi City, Balotelli «amore impossibile». Lo dice Adriano Galliani, tra la vittoria in campionato e il turno di Champions. Cinque gol del Milan al Chievo, la Juve perde, la Lazio anche, il Napoli frena. È tornato il sole per l’ad milanista che adesso vede per i rossoneri l’inizio di una lunga marcia per tornare in alto. È stato il 4-2 fantasia? «No, io non parlo più di moduli - ridacchia il dirigente rossonero - o almeno ne parlo in privato con l’allenatore, in pubblico non ne parlo più visto il putiferio che si è creato». È un campionato che ricomincia? «Per adesso siamo molto lontani, purtroppo abbiamo un distacco importantissimo, e quindi ci vorrà del tempo - considera Galliani -. Abbiamo impiegato 8 partite per fare i primi 7 punti e 3 per i secondi 7, che dovrebbero essere più o meno la norma del Milan. Ma adesso siamo decimi e ci vuole quindi una lunga marcia per tornare nei primi posti. Ma adesso è il momento della Champions, adesso l’impresa è battere il Malaga».

Si prova a parlare di mercato, del fantacalcio che vuole El Shaarawy inseguito dal Manchester City, dell’ipotesi di uno scambio con Balotelli.

«El Shaarawy - risponde Galliani - ha un contratto per 5 anni che gli verrà allungato fra un po’ fino al 2018. In quanto a Balotelli voi sapete che è un giocatore che io amo. Ma ci sono tanti amori impossibili nella vita e Balotelli è uno di questi».

Ma ci sarà tempo per riparlarne. Adesso incombe un novembre tostissimo, decisivo per le ambizioni del Milan. «Fiorentina, Napoli, Juventus - scandisce Galliani - ma anche Malaga e Anderlecht, cinque partite importantissime».

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