Mondiali, una 4x200 da sBallo Il bolzanino è quarto a Gwangju 

Nuoto. La staffetta azzurra in 7’02”01 batte il record italiano “gommato” di Brembilla, Maglia, Belotti e Magnini ma si ferma ai piedi del podio, battuta da Australia, Russia e Stati Uniti. Stefano: «Ho l’amaro in bocca, ma è un buon inizio»


MARTA GRIMA


Al suo esordio mondiale, il nuotatore bolzanino Stefano Ballo non ha deluso, anzi ha stupito, conquistando il quarto posto per soli tre centesimi nella finale della 4x200 insieme a Filippo Megli, Gabriele Detti e Stefano Di Cola, facendo registrare anche il record italiano con lo strepitoso crono di 7’02”01. Una gara al cardiopalma che ha fatto rivivere le emozioni del mattino, quando, l’Italia ha strappato il primo tempo di qualifica grazie anche alla fantastica frazione di Stefano Ballo, l’unico a scendere sotto il minuto e 46 secondi con 1’45”66. Bene anche gli altri: Stefano Di Cola con 1’46”10, Filippo Megli con 1’46”79 e Matteo Ciampi con 1’46”42, quest’ultimo poi sostituito da Gabriele Detti per la seconda frazione della finale. Oro per l’Australia con il tempo di 7’00”85, argento per la Russia in 7’01”81 e terzi gli Stati Uniti in 7’01”98.

Battuto il record “gommato”

Ballo e compagni aggiornano il record italiano succedendo al 7’03”48 gommato nuotato da Emiliano Brembilla, Gianluca Maglia, Marco Belotti e Filippo Magnini per il sesto posto ai Mondiali di Roma, nel 2009. La staffetta coordinata dal tecnico federale Stefano Franceschi prosegue il cammino di crescita iniziato con il bronzo agli Europei di Glasgow e per tre centesimi non si aggiunge ai due riferimenti iridati che raccontano una pagina importante della storia del nuoto italiano: il bronzo di Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti campione mondiale dei 200 e bronzo nei 100 stile libero a Perth nel 1991; l’argento col record europeo di Emiliano Brembilla, bronzo nei 400 stile libero, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari e Massimiliano Rosolino del grande slam (oro agli Europei di Helsinki e alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 e poi Mondiale in Giappone) nel 2001 a Fukuoka, sede della prossima rassegna mondiale nel 2021, alle spalle dell’Australia dei fenomeni Grant Hackett, Michael Klim e Ian Thorpe e dello specialista William Ashley Kirby.

Le parole di Stefano

«È incredibile aver nuotato 1’45”02 partendo da un personale di 1’47”98 da fermo. Resta un po’ di amaro in bocca, ma è sicuramente un buon inizio per una staffetta nuova», ha dichiarato l’altoatesino, tesserato con i Vigili del Fuoco di Modena e allenato da Andrea Sabino a Caserta. Poi il pensiero è andato a Mattia Dall’Aglio, nuotatore deceduto nel 2017 in seguito a un arresto cardiocircolatorio e compagno di allenamenti di Stefano quando era a Modena. A lui i ragazzi hanno dedicato il record italiano, lui che a Gwangju aveva partecipato alle Universiadi del 2015.

La rabbia di Detti

«Abbiamo nuotato la staffetta più veloce di sempre; abbiamo battuto i ragazzi del 2009, migliorato il record gommato – ha commentato Gabriele Detti – Siamo andati fortissimi; purtroppo gli altri lo sono stati un pelo più di noi. È una staffetta di prospettiva. Il prossimo anno proverà a fare grandi cose. Sono onorato di avere gareggiato con loro. I ragazzi hanno tirato fuori grandi tempi. Mi rode il c... per i pochi centesimi, ma fa parte del gioco».

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