Sci alpino

Paris e i suoi fratelli nella caccia all’oro

Hirscher, Kristoffersen, la Shiffrin e la Gut attesi protagonisti. L’Italia si affida ai velocisti e all’esplosione della Goggia


di Valentino Beccari


Dici St Moritz e pensi alle scorribande di Sean Connery in versione 007, alla rimonta di Gustav Thöni nello slalom del 1974, ad una sorta di Principato di Monaco delle Alpi, dove jet set e natura si coniugano alla perfezione.

Mondanità e montagna, Winter Polo e fuoripista, liturgia e spensieratezza. Già St Moritz si stacca dalla cartolina tradizionale della località di montagna tutta pista da sci e caminetto ed è anche per questo che i Mondiali che verranno inaugurati lunedì prossimo assumono un significato diverso rispetto a quelli ospitati in passato anche in amene località montane.

Un Mondiale in technicolor per la scenografia, la colonna sonora e gli interpreti da Oscar. Sulla “Corviglia” è già stato steso il red carpet. Chi vuole lasciare il segno è sicuramente Marcel Hirscher che punta all’oro in slalom, in gigante e in combinata.

Tra i pali stretti dovrà confrontarsi con Kristoffersen, un talento cristallino che probabilmente è dotato di più classe pura dell’austriaco ma che potrebbe soffrire la pressione di una macchina da guerra come Hirscher.

L’Italia si affida al vecchietto terribile Manfred Mölgg che ha ritrovato il successo otto anni dopo l’ultimo trionfo e che è cavallo da gara secca, purosangue da tutto in una manche e che sul podio mondiale c’è già salito. Anche Stefano Gross è da qualche anno tra i frequentatori del salotto bene dello slalom ma in questa stagione non è mai riuscito ad essere competitivo in due manche.

In gigante il solito Hirscher dovrà fare i conti con Pinturault . Il fuoriclase francese, già ragazzo prodigio, si era un po’ perso per strada ma è ritornat alla grande prendendosi un dottorato alla Sorbona dopo una tesi sulla perfezione della sciate tra le porte del gigante.

E l’Italia? Tra le porte larghe siamo in difficoltà ed il solo Eisath può bussare alla porta della top-five, ma con discrezione.

Hirscher-Pinturault sarà anche il duello in combinata con i colori azzurri che possono essere ben rappresentati da Fill e Tonetti.

L’Italia che cala invece l’artiglieria pesante nelle prove veloci con Dominik Paris reduce dal trionfo a Kitzbühel e Peter Fill che dopo una collezione di podi si è riportato in testa alla classifica della Coppa del mondo di discesa libera.

E non va dimenticato Christof Innerhofer, purosangue autentico ma delicato ma assolutamente un “one man show” che potrebbe anche sorprendere con effetti speciali visto che è lui la vera star hollywoodiana del Circo Bianco.

In campo femminile da gustarsi la sfida tra le americane Shiffrin e Vonn e la svizzera Lara Gut ma noi ci auguriamo l’inserimento di Sofia Goggia. In questa stagione ha collezionato nove podi in Coppa del mondo ma senza mai salire sul gradino più alto e per la legge dei grandi numeri potrebbe accaderle proprio a St Moritz, il set ideale per una finale ad effetto.

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