Prima delusione per il Bolzano la spunta il Graz all’overtime 

Beffa al Palaonda. Biancorossi finalmente (quasi) al completo, rinforzati dal nuovo terzino Youds ma storditi dall’uno-due degli ospiti nel secondo periodo. Miceli pareggia nel terzo ma nel supplementare Setzinger decide un match segnato da troppe penalità altoatesine


THOMAS LACONI


Bolzano. Il Graz è rognoso e pure vincente. Bolzano si mangia le mani. Al Palaonda, i biancorossi incassano il primo ko dell’anno e interrompono una striscia positiva che durava dal 30 gennaio scorso. Finisce 3-2 per gli ospiti, che ringraziano il loro capitano, Oliver Setzinger, l’uomo che decide una strana serata. I biancorossi hanno dominato larga parte della gara, hanno aperto i conti con Catenacci, incassando due reti ospiti in 75 secondi della frazione di mezzo. Miceli ha pareggiato la contesa nel terzo tempo, poi Bolzano si è perso per strada, cedendo all’overtime, dopo l’ennesima penalità della serata. Alla fine arriva un punto, un po’ amaro, certo, in attesa che tutto il plotone biancorosso raggiunga lo stesso livello di condizione. Domani per i Foxes comincia il tour dell’Est: prima tappa il ghiaccio ungherese del Fehervar.

Graditi ritorni

Al Palaonda, per la prima volta in stagione si rivede, quasi, il “vero” Bolzano. All’appello mancano Frigo e Tauferer, entrambi infortunati, ma Ireland ritrova in avanti Halmo, Findlay, Deluca, Insam (500 gare in biancorosso, complimenti) e Alberga. Anche Irving è abile e arruolato, ma riparte dalla panchina, con Fazio ancora titolare. In difesa esordio per l’ultimo arrivo Ben Youds. Bolzano parte con la solita voglia di divertire e divertirsi. I biancorossi fanno la partita, strappano applausi, hanno due chance ghiotte con Halmo, poi con Pitschieler, ma l’1-0 non arriva. Gli ospiti attendono, non graffiano mai, si chiudono e provano a limitare i danni, rispetto ad un avversario che viaggia a velocità nettamente superiore. Il vantaggio biancorosso si materializza al minuto 17 con la ritrovata specialità della casa: il powerplay. Il triangolo Gazley-Bardaro-Catenacci è poesia pura e consente all’attaccante con la maglia numero sette di firmare la quarta rete in stagione.

L’uno-due del Graz

Nella frazione centrale Bolzano continua a dominare la scena, spinge forte, costruisce tante occasioni e gioca un hockey molto godibile. Manca solo la firma per il 2-0. Appunto. Graz non fa nulla, sembra alle corde, attende solo il classico episodio che potrebbe rimettere le cose in parità. Detto, fatto. Il pareggio, improvviso, lo firma Alagic, lesto a colpire in contropiede, con un timido rovescio, un Fazio non brillantissimo nel frangente. Bolzano accusa un po’ il colpo, Findlay rimedia la terza penalità filata e l’ex Broda, in powerplay, non perdona. Tutto da rifare e film già visto una settimana fa. I biancorossi devono rimboccarsi le maniche. Nel terzo drittel, i biancorossi, sempre in powerplay, vanno a nozze e pareggiano i conti. Bernard illumina Miceli, che piazza il disco nel sette.

La beffa all’overtime

Il terzo tempo è godibile, sugli scudi sale Fazio, che para tutto, anche un rigore di Mackay. Bolzano mette pressione, ma non è costante e paga ancora la poca disciplina. Halmo finisce in panca puniti a 80 secondi dalla sirena, Graz preme, Fazio regge ma, dopo 28 secondi dell’overtime, deve inchinarsi al colpo del ko di Setzinger.

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