Quartararo in pole, Dovizioso furioso 

Roma. Uscito molto dolorante dalla pista per una brutta caduta nelle terze libere, Fabio Quartararo non solo è riuscito a tornare in sella alla Yamaha Petronas, ma ha anche conquistato la pole per il...



Roma. Uscito molto dolorante dalla pista per una brutta caduta nelle terze libere, Fabio Quartararo non solo è riuscito a tornare in sella alla Yamaha Petronas, ma ha anche conquistato la pole per il Gp di Aragon di oggi, undicesima prova del Mondiale MotoGp. Il leader della classifica, nonostante un forte colpo subito ad una gamba, ha beffato all’ultimo Maverick Vinales e la sua Yamaha ufficiale. Con loro in prima fila partirà anche Cal Crutchlow su Honda Lcr, il quale ha tolto la terza piazza a Franco Morbidelli che apre la seconda col quarto tempo.

Se alla Yamaha ridono, il clima è del tutto diverso alla Ducati, visto che il migliore è stato Jack Miller, quinto, e Danilo Petrucci, vincitore dell’ultima gara a Le Mans, ha chiuso solo ottavo con la Desmosedici ufficiale. Partirà addirittura 13esimo Andrea Dovizioso, furente dopo l’esclusione dalla Q2 dove invece sono riusciti a entrare il compagno di scuderia umbro e l’australiano della Pramac. Il forlivese, che punta molto al doppio appuntamento di Aragon, ha mancato di soli 15 millesimi l’accesso alla Q2 in favore di Miller, che peraltro non ha sprecato l’occasione. Petrucci ha sfruttato per due volte la scia del compagno, situazione che invece, date le posizioni di classifica, doveva forse essere invertita in favore del forlivese. «Andrea è partito prima e Danilo se l’è trovato per strada, è stata una casualità, ognuno stava svolgendo il suo lavoro», ha spiegato il team manager della Ducati, Tardozzi cercando di stemperare la tensione. «Per Dovizioso stiamo facendo di tutto e di più, crediamo sia ancora in lotta per il Mondiale e possa fare una grande gara», ha aggiunto.

È molto soddisfatto, invece, Quartararo: «È stato difficile oggi, dopo la caduta della mattina ero abbastanza preoccupato, mi faceva tanto male la gamba - ha ammesso il francese -. Ora siamo contenti, in qualifica siamo stati veloci. Certo la pole mi ha sorpreso». È la quarta stagionale per lui, a conferma di una crescita continua. Dovrà però guardarsi le spalle da Vinales, che ha ancora grandi aspirazioni per il Mondiale e almeno nelle qualifiche ha mostrato il suo lato migliore, ma anche da Joan Mir, sesto nei tempi ma sempre in agguato con l'ottima Suzuki.















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