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Red Bull energetico tarpa le ali ai Foxes

Nel 3° drittel Salisburgo favorito dagli arbitri batte il Bolzano


di Thomas Laconi


BOLZANO. Un grande Bolzano cede 5-2 a Salisburgo, ma la gara è condizionata da una decisione arbitrale che farà discutere. Siamo sul 2-2, Metropolit, nel terzo tempo, contrasta Welser con una spallata, per gli arbitri però è carica alla testa e penalità partita ai danni di “Pacman”. Salisburgo ringrazia, piazza due gol in powerplay e porta a casa tre punti. Bolzano cornuto e mazziato, dopo una prova di carattere e grande cuore. Seconda sconfitta di fila per i biancorossi in questo Pick Round, finora maledetto. Peccato davvero per i Foxes, molto spreconi nel primo tempo, poi colpiti a freddo con la penalità che ha deciso, e rovinato, una bellissima serata di hockey. Venerdì trasferta a Vienna, sul ghiaccio dei Capitals.

C'è una bella cornice di pubblico in via Galvani per la sfida delle sfide contro i Red Bull. Sono in 3400 sulle tribune del Palaonda, per l'esordio casalingo dei ragazzi di Pokel in questo Pick Round. Bolzano riparte con il solito line-up, nel quale trova posto anche Max Everson, reduce dalla febbre. Fuori ancora Nick Palmieri, che continua il lavoro in palestra per i noti problemi muscolari. Esordio nel girone che porterà ai playoff per i campioni in carica, che dopo una settimana di pausa ricominciano senza Kutlak in difesa, in avanti out Olson e Baltram, rientra in difesa capitan Mathhias Trattnig. Il primo tempo è spettacolo puro. Si viaggia a velocità incredibile, Salisburgo parte forte, tiene subito alto il baricentro e Bolzano è costretto ad attendere l'avversario, provando le giocate in ripartenza. Il primo powerplay della serata è per i biancorossi, ma la truppa di Pokel non riesce a creare grandi occasioni davanti a Gracnar. Salisburgo è squadra cinica e al quarto minuto passa, ringraziando però la dea bendata. Rauchenwald se ne va per vie centrali, tiro non irresistibile e disco alle spalle di un Melichercik, che se lo lascia sfilare con troppa leggerezza. Sembra il solito ritornello: quando Bolzano concede un regalo, l'avversario, puntualmente lo scarta senza battere ciglio. I biancorossi non si lasciano scoraggiare e si ricompattano in men che non si dica. Inizia un vero e proprio show dei Foxes, che aumentano la pressione in maniera spaventosa. Salisburgo è tutto davanti a Gracnar, che diventa l'eroe (fortunato) del primo drittel. Bolzano inizia a sfornare una quantità impressionante di occasioni da rete. La prima arriva dal trio Gander, Bernard e Kearney, che in rapida successione graziano Gracnar. Poi tocca a Bernard andare a un passo dal pareggio, ma il disco scagliato dall'attaccante danza sulla linea. Poi è la volta di Insam (gran servizio di Egger) mancare l'1-1 dopo una rapida discesa. La porta austriaca sembra stregata, ma dopo tre powerplay sfumati Bolzano raggiunge il primo, strameritato, gol. Frank si trasforma in assist-man, passaggio incredibile sul secondo palo per Metropolit che il disco lo deve solo accarezzare in porta. Invenzione di un grande Frank, che esalta il Palaonda e rimette le cose a posto. Bolzano poi sfiora il vantaggio con Oleksuk. Dall'altra Raffl spaventa Melichercik, che risponde da campione. Venti minuti di grande hockey, ma per la mole di occasioni prodotte l'1-1 sta strettissimo ai Foxes.

Nel periodo centrale i ritmi calano, ma la sfida resta godibilissima. Bolzano riparte con il freno a mano tirato, gli ospiti premono, ma rischiano tantissimo su un tiro di Reid che manca di un nulla il bersaglio. Solita storia. Gol sbagliato, gol subìto. Il copione, inesorabile, si ripete al Palaonda e punisce ancora una volta i Foxes. Welser gira la porta, Luoma e Seymour raddoppiano sull'attaccante dimenticandosi il liberissimo Kristler, che riceve il disco e firma l’1-2. Ma il Bolzano è vivo, sembra in serata, non molla di un centimetro e riprende subito il filo del discorso. Il powerplay biancorosso latita, le occasioni non mancano con l'uomo in più (colossale quella non sfruttata da Reid), ma il disco non vuole proprio entrare. Red Bull bravi e fortunati, la rincorsa del Bolzano non si arresta e il nuovo pareggio accende ancora una volta il Palaonda. Salisburgo sbaglia un cambio, Frigo scappa via, disco di platino per Reid che non sbaglia.

Il terzo tempo è decisivo, ma qui arriva l'episodio che decide la serata. Metropolit finisce negli spogliatoi e la penalità partita inventata ai danni del centro biancorosso (che sarà squalificato) stravolge il copione. Bolzano, con cinque minuti in inferiorità, lotta, ma deve incassare due gol che si rivelano decisivi. Raffl e Kristler firmano il terzo e poi quarto gol, in tribuna il nervosismo sale a dismisura, sul ghiaccio invece il match in pratica è già finito. Bolzano è demoralizzato, incassa anche il 5-2 di Hughes e finisce la serata a testa bassa e tanta rabbia dentro.

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