Sci: nel fondo un'Italia da ricostruire

I "vecchietti" Piller Cottrer e Di Centa fuori forma, il ricambio non si vede


Luca Franchini


TRENTO. Mai così in basso. Definire deludente l'esordio stagionale dell'Italfondo al maschile sembra ancora riduttivo. Forse ingeneroso - dopo due soli weekend di gara - parlare di disastro, ma poco ci manca. A salvare la faccia all'Italia degli sci stretti ci hanno pensato le donne, col doppio podio di Gallivare (terza la Follis nella 10 km skating e terza la staffetta) ed i buoni piazzamenti della valdostana e di Marianna Longa a Kuusamo, lo scorso weekend. Per il resto, ovvero al maschile, è buio pesto, con la sola felice parentesi del quinto posto di Renato Pasini nella sprint classica finlandese di venerdì.
Piller Cottrer e Di Centa, ad oggi, sembrano ancora ben lontani da quella che propriamente viene definita "condizione", mentre i più giovani (o per meglio dire i meno vecchi) non sono riusciti a dimostrare di poter garantire il necessario ricambio generazionale.
Nell'"opening" di Gallivare (una 15 km in skating, la "nostra" gara per eccellenza) si sono difesi i soli altoatesini Clara ed Hofer, rispettivamente 20esimo e 27esimo. Imbarazzanti (escluso qualche singolo frazionista, vedi Moriggl e Scola) le staffette, con l'Italia soltanto decima. Troppo poco se si pensa che quando andava male, in una 15 in tecnica libera come quella svedese, si parlava di azzurri appena fuori dai 15. Non certo dai 30, o dai 40 e 50, come si è invece visto in terra scandinava.
«Quello che è mancato a Gallivare nella gara d'apertura sono le nostre punte di diamante - spiega il direttore agonistico azzurro Silvio Fauner - ovvero Piller Cottrer e Di Centa, ma abbiamo fatto più o meno la stessa partenza dello scorso anno (nel novembre 2009, in occasione dell'apertura di Beitostolen, Piller fu 11esimo, Di Centa 17esimo, quest'anno rispettivamente 39esimo e ritirato, ndr). Clara non è mai partito così bene ed ho ricevuto buone indicazioni anche da Hofer, Scola e Moriggl».
Chi si accontenta gode, anche se, dati alla mano, per vincere qualcosa pare ci si debba affidare ancora una volta ai "vecchietti", per ora lontani dalla miglior condizione (nella 10 km classica di Kuusamo Piller ha chiuso 62esimo, Di Centa 70esimo). A tal proposito, Fauner minimizza, parlando di semplice questione fisiologica. «Più un atleta diventa vecchio e più stenta ad ingranare - spiega Fauner -, lo ho provato sulla mia pelle. Basta guardare la stagione passata: i veri Piller Cottrer e Di Centa cominciarono ad andar forte a gennaio». C'è davvero da augurarsi che la storia si ripeta, con gli occhi puntati sui Mondiali di Holmenkollen di fine febbraio. Ora non resta che dimenticare in fretta la trasferta scandinava, a partire dal prossimo weekend con il doppio appuntamento di Düsseldorf, dedicato agli sprinter (sprint e team sprint in tecnica libera). Poi sarà la volta della trasferta svizzera di Davos (15 km in alternato e sprint in skating) e di quella francese di La Clusaz (30 km maschile e 15 km femminile in skating e staffette). A quel punto, si potrà dare il giusto peso alle negative prestazioni di Gallivare e Kuusamo.













Altre notizie

collegamenti

SkyAlps, primo volo da Bolzano per Stoccarda

In tre quarti d’ora si raggiunge la destinazione. Il presidente Gostner: «I 3,6 milioni di turisti tedeschi che vengono ogni anno rappresentano un importante fattore economico per la provincia»

Attualità