Coppa Città della Pace 

Sul Garda si parla bergamasco

Riva del garda. La 27ª edizione della «Coppa Città della Pace» parla bergamasco. Ad aggiudicarsela, per la prima volta, è infatti stata la coppia composta da Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, in...



Riva del garda. La 27ª edizione della «Coppa Città della Pace» parla bergamasco. Ad aggiudicarsela, per la prima volta, è infatti stata la coppia composta da Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, in gara con una Porsche 356 C del 1963, che hanno concluso la propria galoppata, lungo i 170 chilometri tracciati dalla Scuderia Adige Sport, connotati da 60 controlli a pressostato e tre orari, con 272,2 punti di penalità, giusto 3,1 in meno della coppia bresciana composta da Alberto e Federico Riboldi, in gara con una Fiat Balilla 508 S Barchetta del 1933. Si è trattato di una sfida emozionante, giocata fino all’ultimo sul fino dei decimi, in grado di esaltare le doti di questi due equipaggi “top driver”, che difendono rispettivamente i colori della Amams Tazio Nuvolari e di Franciacorta Motori. Il podio è stato completato da altri due nomi prestigiosi della disciplina, quelli di Franco Spagnoli e Roberto Rossini, anche loro bresciani, impegnati nel basso Trentino con una Fiat 508 C del 1938, che hanno chiuso la propria avventura con 302,20 penalità, un risultato importante per il loro ranking tricolore, dato che con il bottino raccolto a Riva del Garda possono superare Zanasi e Bertini, conquistando il secondo posto nella classifica generale del Cireas, di cui la «Coppa Città della Pace» era l’ultima tappa. Vincitori assoluti sono Lorenzo e Mario Turelli, che avevano già messo in cassaforte l’alloro con una gara di anticipo per il gioco degli scarti.

Il percorso ha portato i concorrenti dal porto di Riva del Garda a Loppio, poi a Ronzo Chienis, a Passo Bordala, a Nomi, Volano, Rovereto e di nuovo Riva del Garda, con la sosta per il pranzo a Lizzana. Un tracciato non particolarmente lungo, ma tecnicamente impegnativo, affrontato in una delle prime giornate veramente fredde dell’autunno trentino.

A completare la classifica dei primi dieci troviamo Vincenzo Bertoli e Alberto Gamba su Lancia Fulvia Coupé del 1966, quarti con 308,8 punti di penalità, Andrea Belometti e Caterina Vagliani su Fiat 508 C del 1937 (quinti con 323,3 punti), Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Fiat Duna del 1989 (sesti con 364,8 punti), Giuseppe Rapisarda e Danilo Piga su Morris Mini Minor del 1964 (settimi con 386,1 punti), Sergio Sisti e Anna Gualandi su Lancia Aprilia del 1937 ottavi con (386,3 punti), Massimo Dalleolle e Alessandro Traversi su A112 Abarth del 1980 (noni con 410,4 punti) e Roberto Miatto con Maurizio Farsura su Innocenti Mini Cooper del 1972 (decimi con 428,3 punti di penalità).













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