Trionfo di Debertolis alla ValdiNon Bike. La Zanasca tra le donne

Il campione di Transacqua si è lasciato alle spalle avversari di alto livello



CAVARENO. Trionfo di Massimo Debertolis alla terza edizione della "ValdiNon Bike" di Cavareno, prova inaugurale del circuito nazionale. In alta Anaunia, il campione di Transacqua si è lasciato alle spalle avversari di alto livello, quali Mike Felderer e Andrea Zamboni. In campo femminile, invece, successo per la varesina Stefania Zanasca, che è riuscita a sbarazzarsi della concorrenza, piuttosto agguerrita. La biker ha infatti tenuto a bada le veronesi Lorenza Zocca e Federica Piccoli, al termine di una gara altamente spettacolare. La pioggia, caduta copiosa fino a pochi minuti prima dello start unitamente alla neve, scesa in quota (le Maddalene sembravano imbiancate come in pieno inverno), non ha scoraggiato per nulla gli oltre 4.000 atleti che si sono presentati al via.
Armati di ventine e salopette, i bikers hanno dato vita a una sfida molto combattuta fin dai primi chilometri.
Il tratto iniziale del percorso, che da Cavareno porta a Fondo, è privo di difficoltà tecniche di rilievo.
I sette chilometri del primo tratto hanno però contribuito a riscaldare le gambe dei bikers, che subito dopo hanno dovuto affrontare il canyon che conduce al Lago Smeraldo. Pur in mezzo al fango e con le bici sulle spalle, i concorrenti non si sono persi d'animo e hanno infiammato la competizione.
I primi a transitare nei pressi del lago sono stati proprio loro, i protagonisti di questa "Valdi NonBike": Felderer, Debertolis e Zamboni.
I tre hanno però viaggiato in compagnia dei vari Andreis, Steinacher, Egger, Janes, Modesti e Zaglio. La salita successiva, che prevede tratti misti di fuoristrada e asfalto, ha regalato mille emozioni. Il fondo sconnesso e viscido, a causa del cattivo tempo, ha obbligato gli atleti ha prestare grande attenzione. I bikers hanno dovuto scongiurare il rischio cadute, ma anche quello di sbagliare strada.
E' ciò che è successo a Debertolis, per qualche metro. Tuttavia l'ex campione del mondo marathon è ricorso alla sua notevole esperienza. Proprio su questa ascesa, che porta all'unico Gpm di giornata (Monte Arsen a 1330 metri), il primierotto ha gettato le fondamenta per la propria vittoria. Un allungo imperioso e improvviso l'ha fatto schizzare in testa con una ventina di secondi di vantaggio nei confronti del suo ex compagno di squadra, Felderer. Quest'ultimo, colto letteralmente di sorpresa, non è più stato in grado di recuperare il distacco. Pur avendo a disposizione la lunga discesa di circa otto chilometri, che scende verso Ruffrè e Molini di Amblar, Felderer ha dovuto alzare bandiera bianca. Il rivale, parso con una marcia in più, ha addirittura incrementato il suo bottino sul diretto inseguitore, al punto che, al passaggio di Don (a circa otto chilometri dal finish), il cronometro segnava oltre un minuto di vantaggio. Con la vittoria in pugno, Debertolis ha quindi deciso di calare leggermente il ritmo: il ritorno da Salter e Romeno verso Cavareno si è trasformato in un'autentica passerella per il biker trentino, che ha tagliato il traguardo in solitaria con un tempo di 1h37'06". Sono trascorsi addirittura due minuti prima dell'arrivo di Felderer, al quale va dato il merito di aver preceduto l'ottimo Andrea Zamboni, giunto terzo, e l'altro trentino, Ivan Degasperi. La gara femminile ha visto Stefania Zanasca mettere subito le cose in chiaro, piazzandosi al comando fin dal Lago Smeraldo.
La campionessa italiana Master marathon ha guidato la sua due ruote a testa bassa e con rapporti lunghi. Allo scollinamento dell'Arsen, la lombarda ha fatto segnare distacchi significativi sulle inseguitrici, attaccando la discesa a tutta. Mentre la Zocca e Piccoli erano ancora alle prese con il tratto in salita, la Zanasca ha salutato tutti e se ne è andata. Il distacco è salito sia a Ruffrè, sia ad Amblar e Don. La vincitrice ha quindi alzato le braccia al cielo, imponendosi con un vantaggio di otto minuti sulla Zocca e di oltre dieci minuti sulla Piccoli. Al termine della giornata non sono mancati i complimenti all'indirizzo di Maurizio Zini che, con la sua ValdiNon Sport Gestion e la Podistica Novella, ha reso l'evento indimenticabile.

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