Tuffi a Bolzano: Tania Cagnottod'argento davanti ai tifosi del Lido

La campionessa azzurra ha dominato eliminatorie e semifinali nel trampolino da tre metri ma poi è stata beffata dalla cinese di turno: Jun Dong, campionessa mondiale universitaria in carica



BOLZANO. Beffa cinese con tanto d’inchino. Tania Cagnotto voleva a tutti i costi regalare la gioia più bella ai suoi tifosi: vincere nella sua città. Il trionfo l’aveva già costruito al mattino ammazzando le eliminatorie. Lo ha confezionato nel pomeriggio dominando la sua semifinale per poi donarlo al suo pubblico. Invece, in finale ci si è messa di mezzo una cinesina, non una cinesina qualunque ma Jun Dong campionessa mondiale universitaria in carica.
Il secondo posto di Tania nella sua Bolzano nella specialità, il trampolino da tre metri, che in carriera le ha regalato già tre bronzi iridati, vale comunque tanto. Diciamo tantissimo sotto l’aspetto della popolarità. Nove anni fa era arrivata terza la piccola “Ta”, ieri è salita di un gradino in una gara dagli elevati contenuti tecnici. Onore alla minuta asiatica, cinque anni più giovane dell’italiana, ma bisogna sottolineare che la Cagnotto è stata la protagonista della giornata. E’ stata brava a mantenere i nervi saldi perché tuffarsi davanti a mamma Carmen (a papà Giorgio ci è abituata!), nonna Hella, al fidanzato Stefano, agli amici, ai fans e a tutto il frastuono non era così facile. Oltre a tenere a bada le rivali, ha dovuto dosare le forze per non aggravare quel risentimento muscolare al quadricipite femorale rimediato venerdì in allenamento.
Il piazzamento centrato al Lido, ma ancor di più il punteggio ottenuto (344,05 - tra i suoi più elevati), lasciano ben sperare in vista degli Europei. Di questo passo a Budapest il ruolo della “cinese” lo ricoprirà proprio la Cagnotto.
Tranquillamente oltre i 300 punti dopo i preliminari, con quasi venti lunghezze di vantaggio sulla Jun Dong, l’altoatesina è stata già straordinaria in semifinale chiusa a quota 338.
Già nella prima serie di tuffi della finale si è capito che la lotta per le medaglie era tra la Cina e l’Italia. Da una parte Jun Dong e Shuangxue Zheng, dall’altra Cagnotto e Maria Marconi. Sul doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato, Jun mangia subito 1,50 punti a Tania. La cinese fa accademia sul doppio e mezzo ritornato carpiato, mentre l’azzurra è precisa, ma non perfetta, sul doppio e mezzo avanti con un avvitamento. Il divario tra le due pretendenti alla vittoria è subito di oltre dieci punti.
L’asiatica rosicchia qualcosina anche nella terza serie. La Cagnotto tiene egregiamente il triplo e mezzo avanti carpiato, ma la diretta rivale è brava sul doppio e mezzo rovesciato. Anche se il gap si faceva sempre più ampio e le speranze di trionfo diminuivano, Tania è stata fredda. Non voleva deludere i presenti (circa un migliaio). Ha voluto mostrare il meglio del suo palmares con gli ultimi due tuffi. Buono il doppio e mezzo ritornato carpiato, pregevole il doppio e mezzo rovesciato, sempre eseguito in posizione carpiata, da 73,50 punti.
Giù il cappello alla superpotenza Cina (e per fortuna che sono arrivati con la squadra “B”!) che piazza al terzo posto Shuangxue Zheng, ma gli applausi sono tutti per l’Italtuffi che, oltre alla Cagnotto, riscopre Maria Marconi che, con un programma più “facile” rispetto alle prime tre, giunge quarta a ridosso del podio. Da sottolineare la bella esecuzione del doppio e mezzo rovesciato con il quale ha concluso la gara.
Ha deluso Francesca Dallapè solo dodicesima nei preliminari ed esclusa dalle semifinali (massimo due atlete per Nazioni passavano il turno). La trentina ha sbagliato ben tre tuffi.
Strapotere cinese anche nella piattaforma uomini con Hong Ying che ha ammazzato la gara rifilando oltre 51 punti al bielorusso Vadzim Kaptur. Non ha raggiunto la finale Francesco Dell’Uomo quarto nella sua semifinale.
Oggi la giornata conclusiva della quinta tappa della 16esima edizione del Fina Diving Grand Prix inizierà alle ore 9,30 con la finale diretta del trampolino da un metro. Grande attesa per il sincro da tre metri con Cagnotto e Dallapè che puntano senza mezzi termini al trionfo.

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