Cia, rispetto reciprocità e giusto reddito per Made in Italy



(ANSA) - ROMA, 06 MAG - "Il futuro dell'agroalimentare italiano si gioca sempre di più sulla revisione della direttiva sulle pratiche sleali e sulla creazione di quello che abbiamo proposto come Osservatorio Ue dedicato a costi, prezzi e marginalità". Lo dichiara il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, alla vigilia della 22° Edizione di Cibus che lo vedrà nella giornata inaugurale di domani, 7 maggio, alla Fiera di Parma, al convegno d'apertura "Dinamiche competitive internazionali nel settore agroalimentare" (alle 10:30 in Sala Plenaria Padiglione 1) e tra le voci del talk "Valorizzazione dei prodotti tipici per lo sviluppo dei territori e la tutela della biodiversità" (all'Italian Fruit Village, Hall 8 Stand G 018).
    In occasione del Salone internazionale dell'alimentazione il presidente Fini ricorda che "alla filiera del cibo Made in Italy, che oggi vale 64 miliardi di euro, va garantito con urgenza il rispetto della reciprocità commerciale per proteggere la produzione interna da importazioni che non seguono i medesimi standard e, allo stesso tempo, occorre perseguire l'obiettivo conclamato, ma ancora lontano, della redistribuzione del reddito, assicurando alla fase agricola una quota adeguata di valore aggiunto". "La sovranità alimentare richiede più relazioni di sistema -aggiunge- puntando sulle diversità territoriali e, quindi, sulle potenzialità delle Ig e rilanciando concretamente il patto agricoltori-cittadini".
    L'organizzazione agricola segnala che le produzioni certificate saranno anche al centro del convegno promosso a Cibus da Cia e Italia Olivicola dal titolo "Dop e Igp: dalle origini al consumo" in agenda domani 7 maggio, alle 14, in Sala Plenaria Padiglione 1, con l'intervento del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. (ANSA).
   









Altre notizie



Attualità