il confine

Al Brennero torna lo spauracchio dei controlli in attesa dei migranti

Vienna 'monitora' la situazione. Da Lampedusa però i flussi devono ancora arrivare e momentaneamente ci sono più arrivi da nord che da sud


di Stefan Wallisch


BOLZANO. Al Brennero il traffico scorre incessantemente. Nessun controllo, nessun rallentamento al confine, solo il colore diverso di cartelli autostradali documenta l'entrata in un altro stato: verdi a sud, blu a nord. La sbarra di confine e il 'fungo', la casetta dei doganieri, sono solo un lontano ricordo. E comunque il confine non è mai sparito del tutto, come dimostra l'annuncio di Vienna che, alla luce dell'emergenza migranti a Lampedusa, intensifica il "monitoraggio" al valico.

Per il momento si tratta solo di un annuncio per tranquillizzare i propri cittadini. Al valico italo-austriaco la situazione, alla vigilia di un altro weekend di traffico intenso per il rientro dei turisti tedeschi, è tranquilla e per il momento non si nota nessun cambio nella gestione dei controlli sul versante austriaco. Chi opera qui racconta che ultimamente la situazione è addirittura inversa, con più arrivi da nord che da sud. E' ancora lì la grande tettoia di metallo, istallata per i controlli nel 2016 durante l'emergenza migranti. La struttura fu utilizzata anche durante la fase più calda della pandemia per i controlli sanitari.

I migranti partiti in queste ore da Lampedusa devono ancora attraversare lo Stivale e una parte di certo tenterà di raggiungere la Francia, piuttosto che l'Austria e la Germania. Anche Parigi osserva gli sviluppi con attenzione, aspettando che i primi migranti bussino alla frontiera. Soprattutto i minori non accompagnati rappresentano una grande sfida organizzativa. I droni, annunciati nei giorni scorsi per controllare la frontiera, per il momento non sono ancora decollati.

A Ventimiglia non sono però mancati momenti di tensione. Un camionista spagnolo di 58 anni è stato aggredito, intorno all'una della scorsa notte, da due migranti che si erano nascosti dentro il suo camion. A Tarvisio, il valico italo-austriaco più orientale, la situazione è tranquilla. Qui passano i tir diretti verso l'est e turisti austriaci che rientrano dopo le vacanze in Italia. Torniamo però al Brennero. I flussi migratori non si muovono solo su strada, anzi spesso il viaggio della fortuna avviene sui treni, quelli passeggeri come anche quelli merci, e si rischia la propria vita. Per questo motivo sulla linea del Brennero operano da tempo pattuglie trilaterali. Il servizio era stato sospeso durante la pandemia.

Dopo quattro anni da mercoledì 20 settembre poliziotti italiani, austriaci e tedeschi tornano a prestare servizio assieme sui treni internazionali, annuncia il nostro giornale. Gli agenti italiani si occupano direttamente di ciò che accade fino al Brennero, mentre quando il convoglio arriva in Austria e Germania gli uomini della Polfer monitorano la situazione in qualità di osservatori.













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