Grandi Carnivori

Animalisti contro Fugatti per l’ordinanza di prelievo dell’orso M90

Enpa annuncia il ricorso al Tar in caso di provvedimenti, Oipa indica che l’esemplare non è pericoloso e Lav attacca: “La politica ammazza selvatici di Fugatti colpisce ancora”

L'INSEGUIMENTO. Coppia fuggita da un orso che ha cominciato a rincorrerli



TRENTO. "Se il presidente della Provincia di Trento dovesse firmare una nuova condanna a morte, ci rivolgeremo nuovamente alla giustizia amministrativa che ha finora sospeso tutti i provvedimenti analoghi emanati da Fugatti". Lo dichiara, in una nota, l'Ente nazionale protezione animali (Enpa), annunciando il ricorso al Tar in caso di ordinanza di prelievo di M90.

"La politica ammazza selvatici di Fugatti colpisce ancora: invece di complimentarsi per il corretto atteggiamento degli escursionisti, invece di complimentarsi con il pronto intervento di altri cittadini, dichiara di voler uccidere M90, orso "problematico" secondo la provincia. Ancora però attendiamo un qualunque segno di voler attuare un piano di prevenzione, sensibilizzazione e informazione dei cittadini, che consenta di evitare che situazioni normali, si trasformino inevitabilmente in situazioni di pericolo", scrive la Lav.

L'Oipa fa invece notare che "nel sito della Provincia dedicato al monitoraggio dei grandi carnivori M90 è indicato come responsabile di un danneggiamento a una recinzione agricola e a un cassonetto dell'organico in Val di Sol. Tutto qui, niente di più".

L'associazione, a difesa di questo ulteriore attacco a un plantigrado da parte della Provincia guidata da Maurizio Fugatti, "metterà in campo, come sempre, tutti gli strumenti a sua disposizione e chiederà nelle prossime ore l'accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda".













Altre notizie

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: una lettera di Cesare Battisti a Benito Mussolini

Da Milano, Cesare Battisti scrive al collega giornalista Benito Mussolini, conosciuto ai tempi del soggiorno trentino di quest’ultimo. Battisti difende la causa di Trento irredenta e difende le ragioni di un conflitto italo-austriaco; ricorda al futuro duce la mobilitazione di tanti trentini mandati al fronte da Vienna. I contadini trentini, scrive, non seguono più i capoccia clericali, quelli sì austriacanti.

Attualità