Sociale

Assegno di cura, per accelerare scatta la valutazione d'ufficio

Lo ha deciso la giunta provinciale: “Visite domiciliari ridotte a causa del Covid”



BOLZANO.  Per accelerare l'erogazione dell'assegno di cura per nuove domande, la Giunta provinciale ha approvato una delibera dell'assessora Waltraud Deeg che prevede l'assegnazione d'ufficio del livello di non autosufficienza per determinate domande presentate prima del 31 marzo 2021.

"Numerose visite domiciliari necessarie per la classificazione del livello di non autosufficienza non possono essere effettuate dall'autunno scorso a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Tuttavia, le persone bisognose di cure dipendono spesso dal sostegno finanziario della Provincia ed a questo scopo deve essere nuovamente introdotta una classificazione d'ufficio", sottolinea l'assessora Deeg.

Una normativa simile era già stata introdotta alla fine di giugno 2020 quando sono state classificate d'ufficio le prime richieste di erogazione dell'assegno. Quando il contributo viene richiesto per la prima volta, viene assegnato automaticamente d'ufficio il primo livello di assistenza. Esiste una procedura simile per le domande di riclassificazione a causa del deterioramento delle condizioni di salute delle persone che sono già nel primo livello di assistenza.

Le persone che necessitano di 90-120 ore di assistenza al mese vengono automaticamente assegnate al secondo livello di assistenza. Entro 30 giorni - chiarisce la Provincia - sarà prevista la possibilità di richiedere una nuova classificazione da parte di un'unità di valutazione nel caso in cui il livello di assistenza assegnato non sia considerato equo. Se nella classificazione successiva viene determinata una maggiore esigenza, l'importo del livello di assistenza superiore verrà corrisposto retroattivamente a partire dal mese successivo alla domanda. Se viene determinato un livello di assistenza inferiore, verrà effettuata una riduzione dell'importo dal mese successivo alla classificazione. 













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità