infanzia

Asilo nido alla casa di riposo, Egna amplia il servizio: 25 posti

La microstruttura alla Griesfeld. A spuntarla è stata Casa Bimbo fino alla fine del 2023: stanziati altri 100 mila euro 


Massimiliano Bona


EGNA. Buone notizie per le famiglie di Egna, che potranno fruire da subito di 25 posti nella microstruttura allestita dal Comune alla casa di riposo «Griesfeld». La giunta comunale ha deciso infatti di estendere il servizio già esistente con la Cooperativa sociale Casa Bimbo Tagesmutter fino alla fine del 2023. A questo scopo è stato firmato un contratto aggiuntivo da Miriam Leopizzi, amministratrice delegata di Casabimbo, e dal vicesindaco Giorgio Nones (con delega al sociale) alla presenza del segretario comunale Christian Caumo.

«Si tratta di una buona notizia per le famiglie - sottolinea il vicesindaco - anche perché le richieste per arrivare ad un ampliamento del servizio erano sempre più numerose». C’è, infatti, da parte delle giovani coppie la necessità di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari.

«Il servizio di microstruttura - conferma la giunta - si farà pertanto nei due nuovi locali ubicati al piano terra della Casa di Riposo. Considerata la necessità di garantire da subito il servizio alle famiglie la delibera è immediatamente esecutiva».

Casa Bimbo Tagesmutter lavora in Bassa Atesina ormai da parecchi anni. E anche ad Egna aveva un accordo precedente per garantire il servizio nella fascia 3 mesi - 3 anni anche per gli anni 2022 e 2023. Nel novembre 2021 il servizio era stato infatti affidato alla cooperativa bolzanina sulla base dell’offerta di euro 496.368,00, più Iva. Con quest’ultimo passaggio il servizio é stato dunque ampliato e dovrebbe dunque essere possibile ridurre in maniera significativa il numero delle famiglie in attesa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

 













Altre notizie

Il progetto

Religione e inclusione, a scuola un corso per islamici e cristiani

Trenta tra ragazzi e ragazze del professionale Mattei di Bressanone iscritti per capire quali possono essere i punti di contatto tra le due fedi. Il dirigente: «Ci siamo avvalsi anche di un collaboratore esterno, un musulmano praticante. La convivenza è stata al centro»


Fabio De Villa

Attualità