EGNA. C’è grande soddisfazione tra i 17 Comuni della Bassa Atesina e dell’Oltradige (Caldaro ha aderito da una settimana) che hanno deciso di installare complessivamente 100 telecamere per la videosorveglianza. È di ieri infatti la notizia che sarà possibile fruire del «bonus statale» espressamente previsto per la videosorveglianza, le cui domande vanno presentate entro giugno. «Siamo tra i pochi ad avere un progetto esecutivo già pronto - sottolinea il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - che aggiorneremo entro un mese con i nuovi prezzi, dopodichè sarà indetto il bando. I tempi lunghi per avere il necessario via libera del Commissariato del Governo sul regolamento ci consentiranno di fruire del bonus statale. La soddisfazione, pertanto, è doppia». I costi si aggirano attorno al milione e 300 mila euro e i singoli Comuni hanno già provveduto a predisporre i vari allacciamenti nei punti prescelti. Ma a quanto ammontano le risorse messe a disposizione dallo Stato? Nel 2017 i Comuni avevano a disposizione sette milioni di euro mentre nel 2018 e nel 2019 la somma per l'installazione di sistemi di videosorveglianza sarà di 15 milioni l’anno. Prevista anche un’unica centrale operativa, le cui registrazioni saranno messe a disposizione delle forze dell’ordine.

Il passo successivo - nel medio periodo - sarà la creazione di una polizia comprensoriale. «Grazie ad essa sarà più semplice coordinare i vari interventi su un territorio oggettivamente molto vasto. Poi, in sinergia con il nuovo sistema di telecamere che installeremo a breve potremo utilizzare gli agenti dove servono davvero seguendo i dati di flusso del traffico». Oltre alla sicurezza, infatti, la videosorveglianza ha anche delle applicazioni sulla mobilità. «Potremo calcolare il numero di pendolari, gli ingressi e le uscite da ogni singolo Comune». E multare chi non è in regola, grazie anche alla lettura delle targhe.

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