Bracconieri pronti a pagare pur di non essere scoperti 

Raid tra i meleti. Denunciata una coppia disposta persino a comprare il silenzio dei contadini I due dovranno rispondere del reato di uccellagione ma anche di maltrattamento di animali


Massimiliano Bona


Cortaccia. Pur di non essere denunciati per uccellagione e maltrattamento di animali due bracconieri bergamaschi – un uomo di 57 anni e una donna di 20 anni - erano pronti persino a pagare i contadini che li hanno colti sul fatto e che, dopo un secco rifiuto, hanno chiamato carabinieri e Forestale.

L’intervento.

I carabinieri della stazione di Cortaccia, in collaborazione con il Corpo Forestale provinciale e il guardiacaccia di Cortaccia, hanno fermato e identificato mercoledì, verso le 10.30, una coppia della provincia di Bergamo, trovata in possesso di numerosi volatili la cui cattura è vietata. La coppia, lui di Pradalunga classe 1962 e lei di Villa di Serio classe 1999, era stata notata da alcuni agricoltori mentre si aggirava per i meleti.

Il tentativo «di chiudere la questione»

Da primi accertamenti dei carabinieri della stazione della Bassa Atesina sembra che alla vista degli agricoltori, accortisi del reale motivo della presenza dei due nei campi, la coppia abbia anche cercato di offrire denaro per non denunciare l’accaduto, ricevendo un netto quanto determinato rifiuto.

Trenta volatili consegnati al Centro avifauna di Tirolo.

Ai due sono stati sequestrati 7 nidi di volatili con 26 uccelli tra tordi e verzellini, 3 nidiacei adulti e diversa attrezzatura normalmente utilizzata per la cattura degli uccelli da nido. Gli animali sono stati consegnati al guardiacaccia di Cortaccia per essere affidati al centro recupero volatili di Tirolo.

I precendenti.

Denunce analoghe sono state fatte negli ultimi dieci giorni nella zona di Bolzano e della Venosta, sempre tra i meleti.

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