Il modello

Doposcuola bilingue e gratuito, Vadena fa il tutto esaurito

Il servizio riparte da ottobre con una docente bilingue ed è diventato un modello. La vicesindaca Martine Parise e le critiche a Renzler: «Basta alzare muri. L’italiano non mette in pericolo l’apprendimento del tedesco»


Massimiliano Bona


VADENA/LAIVES. Martine Parise, vicesindaca di Vadena, in giunta con la Svp, ha preso posizione sulla ripartenza (gratuita) del servizio di aiuto compiti, diventato con gli anni «un ottimo strumento di agevolazione e supporto al bilinguismo, per colmare anche il gap linguistico» ma ha attaccato al contempo il candidato della Stella alpina alle provinciali Helmuth Renzler - che è di Laives - per un post elettorale sulla difesa della madrelingua e sul pericolo rappresentato dalla scuola bilingue.

Il servizio riparte da ottobre con una docente bilingue.

Da ottobre riparte, dunque, il servizio gratuito di ripetizioni in lingua italiana e tedesca per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado a Vadena. Si tratta di un'iniziativa offerta dal Comune in collaborazione con il Gruppo Giovani Flowers di Vadena-Bronzolo attraverso l'assegnazione di un incarico "ad hoc" ad una ragazza perfettamente bilingue: mamma italiana e papà tedesco come avviene per una buona fetta delle famiglie della nostra Provincia. «Quest'anno - prosegue Parise - siamo al quarto anno scolastico e si tratta di un'iniziativa molto apprezzata dalle famiglie per cui continuiamo a riorganizzarla e riproporla perché non solo viene incontro alle coppie con entrambi i genitori impegnati al lavoro, ma diventa soprattutto un ottimo strumento di agevolazione e supporto al bilinguismo, per colmare talvolta il gap linguistico. Questa settimana abbiamo assistito ad una prova di forza politica in Provincia sul tema della riforma delle iscrizioni nelle scuole che dovrebbe prevedere l'accesso degli studenti agli istituti in lingua tedesca con colloqui e test dei bambini giudicati da una commissione. Siamo arrivati davvero al limite....». Poi la delibera è stata ritirata per il palese disaccordo tra Lega e Svp sull'argomento.

Parise: «Bilinguismo e multietnicità si dimostrano con i fatti. Basta alzare muri».

«Tuttavia un problema legato al bilinguismo esiste, e va affrontato. E qui entra in gioco la politica, che non può e non deve continuare a dormire. Mi spiego: una lingua non è solo un insieme di parole e grammatica ma è anche e soprattutto cultura, storia e tradizione. Aprirsi ad altre lingue significa conoscere altri mondi. Non possiamo alzare un muro e sintonizzarci solo sulla nostra lingua».Parise punta poi il dito su quelli che definisce "scontri ideologici sul bilinguismo". «Bisogna essere educati a rapportarsi con le due (o meglio tre ndr) lingue del nostro territorio e per fare questo è importante conoscere la storia e le sensibilità dell'altra cultura. Solo così si comprende a pieno la lingua». Poi arriva l'affondo a Renzler, candidato Svp di San Giacomo: «Inaccettabili le parole, postate pochi giorni fa sulla sua pagina Facebook, da Helmuth Renzler, 72 anni di Laives, candidato di punta della Svp. Sostiene che il diritto all'insegnamento e all'apprendimento nella lingua madre debba continuare a essere garantito e non essere messo in pericolo da un'altra lingua. Renzler si spinge, addirittura, a usare il termine Gefahr».

«Io e mio marito siamo italiani e mia figlia frequenta senza problemi la scuola tedesca».

Il dialetto - sottolinea Parise - in Alto Adige ha una funzione identitaria e non di rado va a scapito di una buona conoscenza della lingua tedesca. «Porto come esempio una frase di mia figlia, 11 anni, bilingue, con un percorso scolastico tedesco pur avendo genitori di madrelingua italiana, che mi ha detto a chiare lettere "mamma non sai parlare il tedesco perché non conosci il dialetto!". Il pericolo del mancato apprendimento della Hochsprache citato da Renzler dovrebbe essere analizzato prima "in casa" Svp e poi, semmai potremmo discutere di eventuali criticitá dell'apprendimento linguistico nelle scuole. Per questo, basta ideologie e scontri etnici ma ben vengano tutte le proposte, i progetti e gli interventi a supporto del bilinguismo, come il nostro servizio di ripetizioni e aiuto compiti, solo per citarne uno già realizzato».

Il manifesto elettorale di Renzler nel mirino della vicesindaca.

Renzler, che sul tema bilinguismo ha un approccio conservatore, ha esplicitato il suo pensiero con un post su Fb: «Das Recht auf Bildung und Unterricht in der Muttersprache muss weiterhin garantiert werden und darf nicht durch eine andere Sprache in Gefahr gebracht werden». Ovvero: «Il diritto all'apprendimento e alla formazione nella madrelingua deve continuare a essere garantito e non può essere messo in pericolo dall'uso di un'altra lingua».













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