Egna, privato vende una lapide usata: 480 euro con il verde 

L’annuncio, sul locale gruppo Fb, ha suscitato grande ilarità Pocher: «Per fortuna non si fa cenno a bara e caro estinto»


di Massimiliano Bona


EGNA. L’annuncio è stato affisso alla bacheca di un supermercato, al pari di mille altri, ma per ora ha suscitato soprattutto tanta ilarità. «Vendo lapide usata, con o senza piante sempreverdi, misure: altezza 160 centimetri, larghezza 92 centimetri, spessore 10 centimetri».

La parte più interessante è però quella sul prezzo: «480 euro trattabili». Seguono, poi, l’indicazione del luogo (Egna) e del telefonino del privato che sta cercando di monetizzare e vendere la stele, di un congiunto o forse di un caro amico. In paese, naturalmente, quasi tutti si sono fatti una risata, ma poi è iniziata una ricerca frenetica per riuscire ad individuare il residente che si era deciso a fare questo passo. Nemmeno sindaco e vicesindaco sono riusciti a capire, almeno per ora, di chi si tratti ma Alex Pocher si lascia andare ad un commento divertito. «Probabilmente l’annuncio - spiega il vicesindaco - è conseguente allo scadere di una serie di concessioni cimiteriali (alcune sono cessate proprio quest’anno ndr) per lo spazio cimiteriale limitato ma sicuramente lascia spazio a qualche risata: posso comunque affermare con certezza che non ci risultano furti di lapidi, né segnalazioni di resurrezioni. Per fortuna l'annuncio non fa cenno alla bara, né al caro estinto».

I commenti dei cittadini di Egna, sui social, ovviamente si sprecano. Molti sono anche improntati alla scaramanzia: «Tocca fer», ironizza H.S.

C’è poi chi gioca con le parole, visto che il supermercato dove è stato affisso l’annuncio si chiama Amort. «Beh del resto... A mort!».

Qualcuno ritiene si tratti di un affare con i prezzi che girano per acquistare lapidi di marmo, ma non siamo ancora riusciti a scoprire se il venditore abbia davvero trovato un acquirente.

Abbiamo provato anche noi a chiamare diverse volte il numero indicato sul bigliettino ma per adesso non ci ha risposto nessuno. Forse l’affare è già andato a buon fine oppure si è trattato di uno scherzo da parte di qualche bontempone. «Una risata - conclude il sindaco Horst Pichler - me la sono fatta anch’io».

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