Salorno

Palazzo della Signoria: appaltato il cantiere da 15 milioni di euro

Restauro assegnato al gruppo di imprese altoatesine Plattner, Geobau, Pescoller, Unionbau, Atzwanger e Obrist. Il sindaco Lazzeri: «Momento storico, sarà il cuore pulsante della comunità. Ma c’è ancora molto lavoro da fare


Gianluca Marcolini


SALORNO. Un momento atteso da tanto, tantissimo tempo. «Quanto? Decenni, direi. Di quest'opera se ne parla praticamente da sempre». Il sindaco Roland Lazzeri ha la gioia nella voce. Salorno si appresta ad avviare l'operazione più ambiziosa nella storia amministrativa (più recente) della comunità al confine fra Alto Adige e Trentino.

La gara d'appalto è terminata, assegnati i lavori di risanamento del Palazzo della Signoria, opera pubblica da una ventina di milioni di euro di spesa complessiva, quindici per la parte edilizia che è stata dunque appaltata a un pool di imprese altoatesine, formato dalle ditte Plattner Ag, Geobau, Pescoller Laboratori, Pescoller Werkstaetten Gmbh, Unionbau Ag, Atzwanger Ag, Obrist Gmbh. Il cantiere dovrà iniziare al più presto, per arrivare in tempo alla scadenza del 2026 fissata dal Pnrr, che contribuisce con 5 milioni alla realizzazione.

Sindaco Lazzeri, finalmente vede il traguardo. La gestazione è stata lunga, lunghissima.

Se ci limitiamo alla gara d'appalto, neppure troppo. L'ultimo giorno per la consegna delle offerte, da parte delle ditte, è stato lo scorso 18 dicembre. Certo, se ci riferiamo alla tempistica totale allora sì che i tempi si allungano. Di quest'opera se ne parla da decenni a Salorno.

Quanto è stato complicato portare in porto l'operazione?

È stato laborioso. Nel 2017 siamo partiti con l'acquisto del palazzo e abbiamo cominciato a ragionare sul da farsi. Poi è iniziata la fase del concorso di idee, cui hanno preso parte oltre 50 studi tecnici e progettisti, quindi ne abbiamo selezionati dieci che hanno partecipato alla competizione dalla quale è emerso il nome dello studio vincitore. A quel punto è incominciata la fase relativa al finanziamento e nel frattempo c'è stata la partecipazione al Pnrr nella parte riguardante la valorizzazione dei borghi, con l'assegnazione del finanziamento di 5 milioni. Infine, la gara d'appalto. E non è finita.

Cosa manca ancora?

Mancano gli arredi. Appena avviato il cantiere ci dovremo buttare a capofitto, prima assegnando l'incarico per la progettazione e poi nella ricerca dei finanziamenti necessari.

Non è ancora il momento di cantare vittoria, dunque?

Diciamo che c'è ancora tanto da fare; ciò non toglie che questo sia un momento importante, storico. L'assegnazione dell'appalto significa che siamo sulla strada giusta e ci fa dire che fra due anni potremo avere la nostra "casa".

L'obiettivo è fare di Palazzo della Signoria il cuore pulsante della comunità?

Esatto, lì dentro troveranno casa il museo, la scuola di musica, l'aula magna, la biblioteca, gli spazi per le associazioni, l'Associazione turistica, spazi a disposizione della collettività. La spesa di oltre 15 milioni carica quest'opera di enormi aspettative e responsabilitàÈ l'opera più importante nella storia di Salorno degli ultimi decenni, direi da mezzo secolo a questa parte.

Inaugurazione nel 2026?

No, troppo presto. Più probabile nel 2027.

Saremo già nella nuova legislatura, immagino venga voglia di rimanere a fare il sindaco…

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buona giornata (sorridendo).













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