Pellegrini, 770 km in salita in dieci giorni 

L’atleta della Bassa Atesina presenterà la sua avventura domani alla tenuta Herrenhof di Salorno 



SALORNO. Jimmy Pellegrini - corridore trail e fondista della Bassa Atesina - insieme all'amico Alexander Rabensteiner di Chiusa, ha fissato il suo prossimo – ambizioso – traguardo. Vuole attraversare il confine dell’Alto Adige in dieci giorni, percorrendo 770 chilometri con un totale di 60 mila metri di dislivello. I due atleti saranno accompagnati da un cameraman che girerà il film della loro avventura. Questa impresa sarà presentata con dovizia di particolari domani mattina alle 10 al Palazzo Herrenhof di Salorno.

A fare gli onori di casa ci sarà anche il vicesindaco Ivan Cortella che ricorda come il superatleta di Laghetti «abbia già stabilito il record del mondo, in termini di dislivello, in 24 ore. Un vero campione».

Pellegrini e Rabensteiner intendono dunque circumnavigare l'Alto Adige in senso orario rimanendo il più vicino possibile al confine. Questa fatica titanica, comunque, non ha impedito ai due specialisti di trail di partecipare alla Südtirol Ultra Skyrace e di accollarsi altri 121 km e 7554 metri di dislivello. Pellegrini è arrivato quarto mentre Rabensteiner è riuscito ancora una volta ad imporsi. Pellegrini, su Facebook, ha commentato la partecipazione a questa prova massacrante.

«Avevo disputato questa gara nella prima edizione sei anni fa, praticamente è stata la mia prima ultra. Avevo sofferto ma l'avevo terminata. Nei giorni scorsi dopo 60 chilometri a bomba dove fra pioggia e nebbia mi sono divertito un sacco assieme ad Alexander e Walter ho dovuto cedere nella seconda parte dove in realtà mi sono divertito meno....comunque la mia opinione è che si tratta proprio una gara impegnativa».

Di sicuro Pellegrini ha dimostrato ancora una volta di essere un super atleta e la nuova avventura ormai alle porte contribuirà a fargli scoprire i suoi limiti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità