Per il ponte da risanare, appello e lettera al ministro 

San Floriano. Sopralluogo dei sindaci di Egna, Magré e Cortaccia con l’assessore Alfreider I pendolari sono a rischio ogni giorno e in caso di piena dell’Adige la sicurezza non è garantita


MASSIMILIANO BONA


San floriano. Per risanare il ponte di San Floriano si sono mobilitati tre sindaci (Egna, Cortaccia e Magré), che hanno invitato l’assessore provinciale ai lavori pubblici Daniel Alfreider ad un sopralluogo immediato per fare il punto della situazione. I pendolari sono a rischio ogni giorno e in caso di piena dell’Adige i rischi sarebbero enormi.

«Il ponte - hanno spiegato i sindaci (presente anche l’assessore Olivetti ndr) - ormai è troppo stretto, perché in zona passano tanti camion per raggiungere la zona produttiva di Cortaccia. Manca una pedociclabile per tutti i pendolari di Laghetti che devono raggiungere la stazione ferroviaria di Magré o la zona produttiva. Inoltre il ponte può costituire anche un pericolo in caso di piena dell’Adige».

Visto che il presidente della Provincia Arno Kompatscher era riuscito a convincere l’allora ministro alle infrastrutture Graziano Delrio a continuare con la progettazione, i tre sindaci hanno chiesto di continuare a fare pressioni sul nuovo ministro affinché inserisca tra le priorità anche questo ponte che collega i due lati della Bassa Atesina. Per essere sicuri che il messaggio arrivi al nuovo ministro Toninelli, è stata scritta anche una lettera.

Il sindaco di Egna non risparmia una frecciatina ai candidati alle provinciali di Südtiroler Freiheit, Casapound, Movimento cinque stelle, che prima delle elezioni si erano presentati con tanto di foto sul ponte di Egna a progettazione e gara ormai concluse senza nemmeno prendere in considerazione la situazione altrettanto critica del manufatto di San Floriano. L’assessore Alfreider ha riconosciuto l’esigenza di mettere mano al ponte: per adesso c’è solo uno studio di fattibilità.

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