Magré

Riapre la storica ferrata a oltre due mesi dal rogo 

Il sentiero è stato liberato da detriti e ripulito da pezzi di legno e radici bruciate. Il necessario via libera è arrivato dal geologo provinciale. Sostituita una corda fissa di 18 metri


Bruno Tonidandel


MAGRE'. Ad oltre 2 mesi e mezzo dall’incendio del bosco di Favogna di Sotto che ha interessato, seppur marginalmente, anche il sentiero attrezzato “Klettersteig, la ferrata che si diparte nei pressi del confine con la Provincia di Trento, 3 chilometri a sud dell’abitato di Magré, per arrivare sull’altopiano, è stata ufficialmente riaperta qualche giorno fa.

Il percorso, inaugurato nell’ottobre del 1976 non aveva subìto ingenti danni dal fuoco del rogo nella notte del 13 giugno scorso, la “notte dei fuochi”. Si erano bruciati soprattutto dei cespugli e qualche albero di medio fusto nei pressi dell’uscita superiore della ferrata. Le fiamme avevano smosso il terreno lasciando cadere verso valle del materiale ghiaioso. Anche un tratto di cordino in acciaio era stato lambito dal fuoco e solo la parte superiore della corda si era annerita.

Concluso definitivamente lo spegnimento dell’incendio dopo una settimana di lavoro da parte dei vigili del fuoco volontari di Magré e della frazione di Favogna, con l’importante aiuto di due elicotteri, volontari della sezione dell’Alpenverein di Cortaccia e Magré si erano impegnati in un grande lavoro di disgaggio. Il sentiero attrezzato era stato liberato da detriti e ripulito da pezzi di legno e radici carbonizzate.

Si era deciso però, per una maggior sicurezza, di far controllare la ferrata da un geologo della Provincia per un sopralluogo. Era stata staccata anche la corda fissa d’acciaio per un esame approfondito da parte dei tecnici dell’Ufficio Geologia e Prove Materiali.

Nei giorni scorsi il geologo della Provincia, assieme a Peter Amort dell’Alpenverein, all’esperto di ferrate Bernhard Moch e a una guida di Valdaora su incarico dell’Alpenverein, ha effettuato un sopralluogo ritenendo percorribile il sentieri attrezzato. Per precauzione è stata anche sostituita con una nuova la corda fissa di 18 metri in attesa dell’esame della vecchia.

E così, sul fondovalle, all’attacco della ferrata è stata tolta la fettuccia bianca e rossa che ostruiva l’ingresso.

A detta di Peter Amort, responsabile della sezione di Magrè dell’Alpenverein, sono già numerosi gli appassionati di montagna che frequentano il “Klettersteig”.

La Ferrata di Favogna è lunga ma con un percorso d'accesso breve. Tre scale ripide e un passaggio molto ripido su staffe di ferro. All'attacco viene richiesta una certa forza e un’arrampicata precisa e pulita, facilitata peraltro dalla presenza di un cavo d'acciaio.

L’accesso alla via ferrata: dalla strada provinciale un sentiero stretto e ripido conduce all’attacco della ferrata di Favogna. La tipologia del percorso: 27 per cento cavo d’acciaio, 3 per cento scale, 0,5 per cento staffe di ferro, 70 per cento sentiero.













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