Spaccio, stroncata la rete in «Bassa» 

Trovata eroina e cocaina: 2 arresti, 4 denunce, 11 perquisizioni 


di Massimiliano Bona


EGNA/BRONZOLO. La morte per overdose di una donna di 45 anni a Bronzolo è stata il punto di partenza di una lunga e faticosa attività di indagine dei carabinieri della compagnia di Egna che hanno cercato di fare chiarezza a tutto campo nel mondo dello spaccio in Bassa Atesina (ma non solo) arrivando ad arrestare due persone e a denunciarne quattro. Ma anche a sequestrare ingenti quantità di cocaina ed eroina. In autunno i militari della stazione di Bronzolo e del Nucleo operativo di Egna sono partiti da quel decesso e – d’intesa con la Procura – hanno iniziato ad indagare ad ampio raggio. I militari hanno svolto decine di accertamenti mirati, ma anche numerosi servizi di prevenzione e controllo del territorio, con lunghi appostamenti davanti alle abitazioni di pusher più e meno importanti per la piazza della Bassa Atesina. Ed i risultati non si sono certo fatti attendere. «Abbiamo iniziare a risalire la corrente - spiegano gli stessi militari dell’Arma - e siamo arrivati fino alla fonte».

I primi due arresti. Un trentenne di Laives è stato trovato in possesso di poco meno di 100 grammi di cocaina, di alcune dosi di hashish ma anche di settanta euro in contanti, oltre a materiale per il confezionamento degli stupefacenti, pronti per essere distribuiti sulla piazza locale. Di lì a poco è stata la volta di un quarantaduenne di Bolzano: durante una perquisizione i carabinieri hanno sequestrato quasi 200 grammi di eroina, diverse dosi di cocaina, pipe per l’assunzione della droga e, anche in questo caso, 400 euro in contanti, ritenuti frutto dell’attività di spaccio.

Identificati decine di consumatori. L’attività è proseguita per alcuni mesi e ha portato anche all’identificazione di decine consumatori abituali nell’area compresa tra Laives e Salorno. Tra gli stupefacenti sequestrati hashish, marijuana, cocaina ed eroina in quantità più e meno rilevanti. Parallelamente sono stati anche denunciati a piede libero alcuni pusher di piccolo e medio livello che contribuivano ad alimentare il fiorente mercato locale.

Altre denunce a Laives e Termeno. Nell’inchiesta, infatti, oltre ai due arrestati sono finiti anche – con l’accusa di spaccio di stupefacenti – un trentatreenne di Termeno e una quarantenne di Laives, ai quali sono stati sequestrati complessivamente una cinquantina di grammi di hashish ed alcune dosi di cocaina.

Undici perquisizioni. L’attività investigativa, portata avanti con grande cautela ma anche con la massima determinazione, si è conclusa negli ultimi giorni con l’esecuzione di alcune perquisizioni domiciliari su ordine della Procura di Bolzano. Stiamo parlando, in totale, di undici provvedimenti che hanno consentito ai carabinieri di perquisire abitazioni dove c’era il sospetto che fossero state nascoste altre sostanze stupefacente. A finire nella rete tesa dai militari dell’Arma sono finiti in questo caso due trentacinquenni, uno di Laives e l’altro di Merano, denunciati entrambi all’autorità giudiziaria per detenzione di stupefacenti. Sono stati sequestrati dieci grammi di eroina già suddivisi in dosi, cinque dosi di hashish, tre bilancini di precisione e oltre mille euro in contanti ritenuti frutto dell’attività di spaccio. Le perquisizioni hanno anche consentito di trovare, a casa di uno dei sospettati, quattordici proiettili detenuti illegalmente. Un trentaquattrenne di Vadena è stato denunciato, infatti, per detenzione illegale di munizioni.

Venerdì l’ultimo morto per overdose. Gli ultimi episodi di cronaca nera - con un morto per overdose in via Combattenti a Bolzano - confermano una volta di più come sia necessario tenere alta la guardia anche tra i piccoli e medi spacciatori, che riforniscono i consumatori abituali. Si tratta di persone che, proprio a causa della loro dipendenza, sono particolarmente vulnerabili e pronte a tutto pur di evitare lunghe crisi di astinenza. Di sicuro, in Bassa Atesina, i carabinieri sono riusciti a fare piazza pulita. Anche per rendere giustizia a quella giovane donna morta a Bronzolo e ai suoi familiari.

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