Il dettaglio 

Un’architettura d’impatto

Egna. Più di 81 metri di luce il ponte sull’Adige, più di 46 quello sull’A22. E senza pile intermedie. Il viadotto che entro la fine del 2021 dovrebbe essere consegnato al Comune di Egna può a tutti...



Egna. Più di 81 metri di luce il ponte sull’Adige, più di 46 quello sull’A22. E senza pile intermedie. Il viadotto che entro la fine del 2021 dovrebbe essere consegnato al Comune di Egna può a tutti gli effetti essere considerato una “grande opera” altoatesina, anche visto il consistente investimento di Provincia e Autobrennero. Il via libera per l’avvio delle pratiche è arrivato nell’estate del 2016 dal Ministero dei trasporti.

Il direttore tecnico generale dell’Autostrada del Brennero Carlo Costa tratteggia il quadro dei lavori, che secondo le stime dovrebbero essere ultimati in circa 540 giorni. «Si tratta di due ponti – precisa innanzitutto –, uno che collegherà le sponde dell’Adige, l’altro che passerà sopra l’autostrada. Saranno opere contigue, realizzate in sostituzione di due elementi già esistenti mantenendo il traffico in esercizio, così da ridurre al minimo i disagi. Prima saranno realizzati i ponti nuovi, quindi saranno demoliti quelli vecchi».

L’opera sarà importante anche dal punto di vista architettonico, coi due ponti ad arco inclinato metallico a spinta eliminata (cioè che permette di trasferire sul terreno spinte orizzontali minime, se non nulle). E lo sarà anche sotto il profilo viabilistico, grazie alla realizzazione di una ciclabile e di un marciapiede oggi inesistenti.













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