È malata, va dal dottore e le svaligiano la casa 

L’odioso episodio qualche giorno fa in un’abitazione di via Maso della Pieve I ladri la tenevano d’occhio e hanno atteso che uscisse: bottino di 15mila euro



BOLZANO. La cosa più difficile non è tanto raccontare quanto accaduto qualche giorno fa in via Maso della Pieve, quanto trovare gli aggettivi adatti a descrivere un episodio che è molto più di odioso. Si tratta di un furto, l’ennesimo furto messo a segno in un’abitazione, con tecnica collaudata e indubbia maestria. Il ladro, ma è probabile che siano stati più d’uno, si sono arrampicati lungo la parete esterna della palazzina, aggrappandosi alle tubature del gas e, arrivati sul balcone dell’appartamento, hanno forzato la porta con un piede di porco e sono entrati. Tutto già scritto, tutto già letto. La novità, che fa a dir poco infuriare, è un’altra: la donna che vive da sola nell’appartamento si era assentata per circa un’ora soltanto, dopo essere rimasta chiusa in casa per oltre un mese. Una “prigionia” dovuta al fatto che era malata e qualche giorno, quando i ladri sono entrati in casa sua, era andata dalla guardia medica.

Inutile dire che i malviventi la stavano tenendo d’occhio da tempo e che siano entrati in azione non appena l’hanno vista uscire. E se è così, probabilmente sapevano anche che la signora non stava affatto bene e che non era uscita per dedicarsi ad uno spensierato shopping natalizio, ma proprio per motivi legati al suo precario stato di salute. Nemmeno questo è bastato a impietosirli, a convincerli a guardare altrove e a cercare un altro obbiettivo. E invece, no. Sono entrati e hanno messo a soqquadro l’appartamento. Una perquisizione in piena regola, compiuta con meticolosa tranquillità. A dirlo è la bigiotteria trovata sul divano: la donna, infatti, teneva i monili in oro insieme a quelli di minor valore, ma i ladri se ne devono essere accorti e hanno avuto il tempo di compiere un’attenta cernita degli oggetti da portar via. Oltre agli ori (e ce n’erano alcuni anche di grande valore affettivo) si sono presi pure numerose monete da collezione di considerevole valore che, fatti i conti, hanno portato l’ammontare del bottino attorno ai 15 mila euro. Immaginate la faccia della poveretta quando, poco dopo, è rientrata a casa e ha scoperto che non solo era stata derubata, ma che la sua privacy era stata violata e che la casa era stata messa sottosopra da sconosciuti senza scrupoli a cui nulla era importato della sua situazione. Anzi, come sciacalli hanno proprio approfittato di quella condizione per poterla tenere sotto controllo e seguire i suoi movimenti quando, dopo oltre un mese, aveva dovuto recarsi dal dottore. Alla donna, che sta ovviamente valutando di “blindare” casa, non è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri e poi sporgere denuncia.

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