500 palloncini liberati in cielo per i nati prematuri

La festa dei bambini e delle famiglia all’ospedale San Maurizio. Un piccolo su dieci nasce in “anticipo”


di Riccardo Valletti


Quando escono dalla porta dell’ospedale, sembrano una carovana di mazzi di palloncini che camminano da soli, invece dietro ciascuno c’è un bambino sommerso dai colori che stringe la manina intorno ai fili, e a volte pare che stia per spiccare il volo. Sono i nati prematuri di questi ultimi anni, che insieme ai loro genitori festeggiano la giornata mondiale del prematuro.

Più che una cerimonia sembra una festa: decine di famiglie si dispongono in circolo sul piazzale e poi i 500 palloncini prendono il volo, e colorano il cielo sopra il San Maurizio.

Cinquecento, come il numero dei nati prematuri nella sola provincia di Bolzano in un anno, «e la tendenza è in aumento», commenta il primario di terapia intensiva neonatale Hubert Messner, «si tratta circa di un parto su dieci».

Negli ultimi anni le tecnologie e le tecniche mediche sono migliorate a ritmo incalzante, permettendo parti che fino a un paio di decenni fa sarebbero rientrati nella casistica del “miracolo”. «Oggi si riesce a far nascere un neonato di 600 grammi, e il limite si va sempre più assottigliando, in un caso l’anno scorso abbiamo sfondato il muro delle 23 settimane, considerato il limite assoluto di settimane di gestazione per la sopravvivenza». Mentre parla i bambini corrono intorno nel piazzale, escono altre famiglie, portano altri bambini e passeggini.













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