PEDOFILIA NELLA CHIESA

Abusi sessuali in un convento bolzanino negli anni Sessanta: parla una vittima

Al quotidiano Tageszeitung l'uomo racconta di essere stato costretto a 15 anni a prestazioni sessuali dai frati. La Diocesi: "Segnalateci altri episodi"



BOLZANO. Anche in Alto Adige scoppia lo scandalo degli abusi sessuali in convento, che sta scuotendo la vicina Austria.

La vicenda di un ex allievo che ha subito abusi in un istituto religioso bolzanino negli anni Sessanta viene raccontata dal quotidiano in lingua tedesca "Tageszeitung": l'uomo, all'epoca quindicenne, racconta di essere stato costretto dai frati a prestazioni sessuali in cambio di piccole somme di denaro.

L'ex studente parla di ripetuti abusi, addirittura in sacrestia, da parte di cinque frati. L'uomo, che resta anonimo, descrive le violenze subite all'eta' di 13-14 anni durante un soggiorno estivo nel convento senza entrare nei dettagli.

Gli abusi - cosi' l'altoatesino - sarebbero avvenuti ''una volta nei vigneti, l'altra in cantina e poi in stanza''. Sarebbe anche stato portato da un frate in sacrestia, dopo averlo aiutato ad allestire la chiesa per un matrimonio. La presunta vittima spiega ''di non aver mai avuto il coraggio di denunciare i fatti''.

''Solo ora, che in mezza Europa si parla di violenze sessuali commesse da uomini di chiesa, oso uscire dalle tenebre'', scrive. L'uomo afferma di essere omosessuale. ''Chi sa - aggiunge - se senza gli abusi subiti da ragazzino avrei avuto una vita eterosessuale''.

E la Diocesi di Bolzano e Bressanone, sulla home page del suo sito internet, prende posizione dichiarando che "ogni abuso è uno di troppo" e rinnovando l'invito ai fedeli a segnalare via e-mail _ all'indirizzo  molestie@bz-bx.net _ casi di molestie e violenze, per valutarli, aiutare le vittime e punire i responsabili.

"La Diocesi _ si legge nel sito _ è profondamente rammaricata e condanna ogni tipo di abuso. La Chiesa desidera chiarire in modo sincero questi fatti, poiché le vittime ne hanno il diritto. Per questo motivo la Diocesi intende tra l’altro creare sul sito internet diocesano un forum in cui vengano esaminate eventuali segnalazioni di abusi".

Un'iniziativa che ha provocato la reazione del procuratore di Bolzano Guido Rispoli: il magistrato, pur lodando l'iniziativa della Curia, ha invitato il vescovo a segnalare eventuali episodi di abusi di cui fosse a conoscenza alla magistratura perché vengano avviate le indagini penali.

Sulle pagine dell'Alto Adige e del Dolomiten intanto, i responsabili del convento di Novacella, dove un altro altoatesino dice di avere subito costrizioni fisiche, si dicono disponibili a prendere contatto con l'interessato ''per vedere assieme che cosa fare'' e chiedono scusa a tutti coloro che negli anni passati abbiano subito violenze.

La vicina diocesi di Innsbruck, infine, ha fatto sapere alla agenzia di stampa Apa che sono 33 i casi di abusi segnalati dal 1995, 15 di questi soltanto negli ultimi due giorni.













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