Accese le telecamere, spariti i furgoni

Funzionano bene da deterrente anche i pannelli luminosi. Stop al parcheggio selvaggio in via Isarco e via Cappuccini


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sul display luminoso posto sotto le telecamere c’è scritto soltanto “fase di test”, ma è assolutamente sufficiente allo scopo: avvertire chi vuol fare il furbo. E così, nel pomeriggio di ieri, primo giorno lavorativo dopo l’accensione delle telecamere, in Centro storico non c’erano mica furgoni in giro. Nemmeno uno. Il solo montaggio delle telecamere, seppur non ancora accese, nelle ultime due settimane già aveva generato una forte diminuzione nel transito di veicoli a motore in Ztl, ma i furgoni viaggiavano ancora abbondanti. Lo ammettono gli stessi vigili urbani. Intimoriti erano il bolzanino medio o il turista, che non si arrischiavano più a passare, per il timore che magari il sistema fosse già acceso. Ma corrieri espressi e affini sapevano invece benissimo di poter tirare la corda fino al 30 aprile. Adesso però è tutto un altro paio di maniche.

Di certo avrà contato il ponte del primo maggio, con tutti gli uffici comunali e provinciali chiusi. Epperò, il primo effetto pratico visibile del nuovo sistema di monitoraggio degli accessi alla Ztl ieri si notava, eccome. In via Museo, Portici, piazza Erbe, via Argentieri, via della Mostra, via Streiter. Tra le 15 e le 16, solo una volante della questura in Ztl per un tentativo di furtarello. Per il resto, soltanto pedoni.

Il fenomeno si nota meno nella parte alta della Ztl. I varchi, tipo in via della Roggia, via da Vinci, via Francescani, via Bottai, sono soltanto di uscita, nel senso che lì c’è il cartello di senso unico vietato in entrata, e già questo è sufficiente. L’effetto vero ieri si notava ai varchi della zona bassa, quelli con display luminoso, soprattutto in viale Stazione, in via Alto Adige e largo Kolping. Il più istruttivo era di certo quello doppio, con telecamere posizionate sia in via della Rena sia in via Grappoli. Oltre alla totale assenza di furgoni, tanti turisti e bolzanini indaffarati a invertire la rapidamente rotta. Non tanto per la presenza del vigile, quanto per aver visto il display luminoso. Acceso. Sarà anche una fase di test, ma non si sa mai.

Gli agenti della municipale in servizio in centro spiegano che ad essere in fase di test è il sistema automatico di rilevazione. Ossia, in questi giorni si sta testando il funzionamento del macchinario. Ma ciò non significa affatto che non vengano elevate sanzioni. Insomma, ci sono pur sempre i vigili di persona.

Sono in molti, i passanti, a chiedersi per quale motivo ad ogni varco siano state montate non una ma due telecamere per lo stesso senso di marcia. Il motivo è semplice: una serve per la panoramica, per far vedere l’auto e il posto. La seconda serve per zoomare sulla targa. Entrambe sono a infrarossi, ossia in grado di riprendere anche di notte.

Per ora, oltre alla apparente sparizione dei furgoni al pomeriggio, le telecamere sono riuscite a portare un secondo e un terzo effetto positivo. Intanto è sparito il parcheggio selvaggio in via Isarco e nella zona via Cappuccini-piazza Domenicani bassa. E poi, quasi nessuno tenta di fare il furbo. Chiosa il vigile: «Prima ci provavano, a entrare, con le scuse più improbabili, e speravano ci si potesse mettere d’accordo quando li si fermava». Della serie: dài, stavolta fammi passare. Ora invece c’è la prova provata, automatica. E non si può più raccontare la storia dell’orso.

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