la rassegna in fiera

Ad Autochtona anche il vino da uve «maritate» con gli ulivi

BOLZANO. Ultimo giorno oggi per Autochtona 2017 alla Fiera di Bolzano, la manifestazione tutta dedicata ai vini da vitigno autoctono arrivata alla 14esima edizione. Tante le curiosità e le sorprese...


di Angelo Carrillo


BOLZANO. Ultimo giorno oggi per Autochtona 2017 alla Fiera di Bolzano, la manifestazione tutta dedicata ai vini da vitigno autoctono arrivata alla 14esima edizione. Tante le curiosità e le sorprese che offre il mondo dei vitigni territoriali italiani. Ecco ad esempio un vino nato da viti"maritate" che crescono appoggiandosi agli alberi di ulivo di un'azienda della provincia di Frosinone. Si tratta del raro vitigno Maturano. Poi un prosecco prodotto con tutti cinque i vitigni ammessi dal disciplinare ma vinificati separatamente per approfondire capirne meglio le caratteristiche. Quindi una sezione dedicata ai vini del mantovano, in particolare i lambruschi, e ai colli tortonesi con una realtà emergente come il Timorasso. Per tornare in Alto Adige sono in degustazione numerosi Lagrein, le Schiave e il Gewürztraminer. Numerosi i rappresentanti del Piemonte con Barbera e Barolo. «Autochtona nasce infatti per dare risposte agli operatori professionali del mondo del vino - spiega Stefano Malagoli animatore della manifestazione -. A Bolzano selezioniamo tipicità regionali che vengono proposte e raccontate direttamente dai loro autori». L'obiettivo è fornire ai professionisti della commercializzazione del vino prodotti capaci di differenziare la loro offerta, andando oltre l'etichetta e raccontando al consumatore finale non solo il prodotto e il territorio ma anche come un determinato vitigno sia stato recuperato o valorizzato. Non solo espositori però, anche il quarto seminario organizzato da AEPI - l'associazione nata a novembre 2016 per rappresentare gli enotecari italiani - si terrà in occasione di Autochtona questa mattina a partire dalle 10 con il forum nazionale dedicato ai vini autoctoni. Il seminario sarà l'occasione per sviluppare una digressione critica sul tema dei vitigni locali, sempre più sotto i riflettori dello scenario enologico italiano «e guidare associati e appassionati verso un consumo quanto più consapevole ed obiettivo possibile», spiegano gli organizzatori. A guidare l'appuntamento sarà proprio un noto personaggio del territorio altoatesino: l'enologo di fama internazionale Giorgio Grai, di Bolzano, storico proprietario del che condurrà l'approfondimento. Proseguono nel frattempo i lavori della commissione di assaggio all'interno della rassegna «Tasting Lagrein», che vedrà premiare i migliori Lagrein domani sera. Domani, mercoledì, si parlerà di nuovo di vino locale ma tutto all'insegna dei vignaioli dell'Alto Adige che organizzano la 18esima edizione di Vinea Tirolensis con il tema "varietà moltiplicata per 100" visto che la prestigiosa associazione ha raggiunto quota cento soci. L'edizione 18 della degustazione annuale dei Vignaioli Alto Adige proporrà oltre 350 vini oltre alla presenza dei vignaioli stessi con cui discutere e parlare. Individualità e forza collettiva sono la forza di questo gruppo: da quasi due decenni, i Vignaioli Alto Adige racchiudono ed uniscono questi principi. Recentemente, l'associazione ha dato il benvenuto al centesimo membro. Un sensazionale traguardo e, al tempo stesso, il tema perfetto per l'evento annuale promosso dai Vignaioli. I visitatori avranno l'occasione di degustare più di 350 vini, ma non solo: potranno conoscere direttamente le diverse personalità dei viticoltori. Tutti condividono l'impegno per una produzione vinicola qualitativamente alta, curata in ogni singola fase al 100 per cento, dalla vite al bicchiere: «È questo che ci permette di accrescere la fiducia da parte degli appassionati di vino e, non da ultimo, ci consente di dare vita ad un prodotto di altissima qualità», sottolinea Hannes Baumgartner, presidente dei Vignaioli. Quasi un terzo dei premi delle più importanti guide enologiche italiane conferite ai produttori altoatesini viene assegnato ai membri dell'associazione.

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