Adan, ci sono dieci medici indagati
La Procura della Repubblica vuole capire perché è morto il profugo tredicenne in carrozzina e ha anche disposto l’autopsia
BOLZANO. Omicidio colposo. A meno di una settimana dalla morte del piccolo Adan, il tredicenne curdo affetto da distrofia muscolare spirato all’ospedale San Maurizio dopo un intervento agli arti inferiori fratturati, la Procura di Bolzano ha emesso dieci avvisi di garanzia per il reato di omicidio colposo.
Destinatari del provvedimento sono dieci medici in servizio nel nosocomio del capoluogo a cui, in tre distinti momenti la famiglia di Adan, s’era rivolta per i problemi di salute del bambino: la prima volta lunedì 2 ottobre, per difficoltà respiratorie e dolori diffusi di Adan, il giorno successivo per ulteriori controlli e poi dimesso mercoledì mattina.
Poi era tornato al San Maurizio venerdì 6, dopo la caduta del bimbo dalla sedia a rotelle e la frattura di entrambe le gambe. In quell’occasione, il tredicenne era stato accolto in rianimazione e poi in chirurgia pediatrica, ingessato e sedato con morfina.