la clochard di ponte talvera

«Addio ad Elisabeth» Bolzanini commossi

BOLZANO. Il corpo di Elisabeth Fischnaller non potrà essere seppellito se prima non verrà sottoposto ad un’autopsia. Lo ha deciso il giudice, che vuole essere certo che la clochard sia morta per...



BOLZANO. Il corpo di Elisabeth Fischnaller non potrà essere seppellito se prima non verrà sottoposto ad un’autopsia. Lo ha deciso il giudice, che vuole essere certo che la clochard sia morta per cause naturali. Dai primi accertamenti sembrerebbe proprio così: le si è fermato il cuore. Ma sarà l’anatomopatologo a dover confermare la prima ipotesi.

Elisabeth, che da oltre dieci anni dormiva sotto il Ponte Talvera, lato monumento, è stata trovata da un passante giovedì pomeriggio.

La donna, originaria di Bressanone, aveva solo 46 anni. Aveva scelto di vivere per strada circa vent’anni fa e si era sempre rifiutata di ricevere aiuto dal Comune o dalle associazioni.

Tiziana Marcolin, direttrice comunale dell’ufficio Servizi funerari e cimiteriali, spiega l’iter in questi casi: «Quando muore un clochard, per prima cosa ci si mette in contatto con i parenti, tramite servizi sociali. Se non esistono parenti o non ne vogliono sapere di pagare i funerali, allora subentra il Comune. Molti senzatetto non hanno contatti con la famiglia per anni. Fanno una scelta di vita completamente diversa. Ma nel caso di Elisabeth stiamo ancora aspettando la risposta dei servizi sociali. E comunque: per il momento non è stato ancora dato il via libera alla sepoltura».

Tanti bolzanini le hanno detto addio sul nostro sito o sulla nostra pagina Facebook. C’è chi ricorda gli incontri sporadici sulle passeggiate del Talvera e chi rammenta con affetto «le sigarette scroccate».

C’è anche chi si identifica con la vita di Elisabeth: «Anche io per anni ho vissuto per strada. È stato difficile. Che riposi in pace».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità