Il caso

«Ai politici stipendi d’oro e nuovi aumenti. E i medici restano al palo»

Il sindacato dei medici ospedalieri altoatesini torna sull'aumento delle indennità ai consiglieri regionali e va all'attacco



BOLZANO. «Noi medici non vediamo il becco d’un quattrino ma vedo che per i consiglieri regionali di Bolzano e Trento gli aumenti in busta sono d’oro!». Circa 500 euro in più al mese ed altri 15 mila di arretrati. Parla così Ivano Simioni, del sindacato degli ospedalieri Bsk/Aaroi che rincara la dose: «I soldi messi a disposizione per gli aumenti dell’indennità di esclusività di noi medici, che i nostri colleghi del resto d’Italia già incassano grazie alla legge di bilancio, da noi vengono usati per altri scopi.

Per esempio per aumentare i costi della politica. Avremmo voluto scioperare, ma in vista della prossima ondata Covid e lo stato di emergenza ci tocca restare calmi. Un anno fa abbiamo firmato un contratto sulle idennità dei pensionati che ha fatto risparmiare alla Provincia milioni anche sulle spese per ricorsi ed alla fine ci sentiamo presi in giro. Perchè i loro stipendi volano, i nostri restano al palo».

Simioni aveva già detto che «il 2021 dal punto di vista sindacale fino ad ora è stato un anno da dimenticare. Da settembre 2020 chiediamo la riapertura delle contrattazioni, da dicembre 2020 che ci venga concesso l’aumento dell’indennità di esclusività del 27% come è avvenuto a livello nazionale.

A marzo 2020 era stato organizzato un primo incontro online con la parte pubblica per raccogliere e discutere le richieste contrattuali. La parte pubblica ci aveva promesso un riscontro entro un mese, da allora però vige un silenzio tombale .... se non si vedessero alla tv ogni giorno, si penserebbe che non ci sono più.

Con la scusa della pandemia il dialogo tra la parte pubblica ed i sindacati che rappresentano i “lavoratori” della sanità è cessato. Dopo un anno manca la completa messa in pratica delle premialità Covid, mancano regolamenti per molte altre cose (specializzandi, ecc.). Però gli stipendi dei politici salgono».













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