La protesta

Al Brennero attesi quattromila agricoltori contro il “Fake in Italy”

L'8 e 9 aprile Coldiretti in campo per la difesa delle produzioni italiane. Attesi tre ministri. Prevista anche la partecipazione di Agricoltori italiani in Alto Adige 



BOLZANO. Si annuncia imponente la manifestazione organizzata al Brennero da Coldiretti per l'8 e 9 aprile. L'associazione di categoria annuncia migliaia di partecipanti «Per fermare l'invasione di cibo straniero spacciato per italiano mentre l'Ue mette a rischio l'etichetta».

Le forze dell'ordine stanno organizzando un servizio di sicurezza in linea con le dimensioni della manifestazione, che potrebbe raccogliere 4mila agricoltori con i trattori. Una simile protesta si era svolta nel 2013 al valico italo-austriaco. L'obiettivo è «Smascherare il "Fake in Italy" a tavola».

L'appuntamento è per lunedì e martedì a partire della mattina presto, nell'area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell'autostrada del Brennero - direzione sud. Gli agricoltori della Coldiretti, guidati dal presidente Ettore Prandini, verificheranno il contenuto di tir, camion frigo, autobotti con la collaborazione determinante delle forze dell'ordine.

«Un'azione resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall'estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno così concorrenza sleale alle produzioni italiane facendo crollare i prezzi pagati agli agricoltori», ribadisce Coldiretti che per l'occasione presenterà l'analisi sul "No Fake in Italy", con i dati sul fenomeno.

Sono attesi al Brennero i ministri Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso e Raffaele Fitto, ma probabilmente arriverà solo Lollobrigida. Gli agricoltori contestano, tra l'altro, il rialzo dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari e l'agenda Ue in materia di grandi predatori e politica di finanziamento.

È prevista anche la partecipazione degli agricoltori sudtirolesi riuniti nella neonata associazione Agricoltori italiani in Alto Adige, cofondata da Georg Gallmetzer, che vorrebbe incontrare sabato a Bolzano il vicepremier Antonio Tajani per discutere dell'accesso ai fondi Pnrr da parte degli agricoltori altoatesini.













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