Al Galilei scambio tra generazione Z e artigiani over 65

Bolzano. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo dei dieci incontri in cui 13 studenti della classe quarta G-H elettronici ed elettrotecnici dell’istituto Galilei formano 14 artigiani di Cna...



Bolzano. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo dei dieci incontri in cui 13 studenti della classe quarta G-H elettronici ed elettrotecnici dell’istituto Galilei formano 14 artigiani di Cna Pensionati, alcuni dei quali ancora in attività nelle loro aziende, sull’utilizzo di smartphone, pc e Internet, ricevendo in cambio le conoscenze maturate in oltre quarant’anni di attività in vari settori.

«Sulla base del successo delle prime quattro edizioni del progetto “Tra generazioni. L’unione crea il lavoro”, Fondazione mondo digitale e Cna Pensionati – spiega Valentina Mammanco di Fondazione Mondo Digitale – continuano a scommettere sul modello di apprendimento intergenerazionale per formare adulti e anziani sulle nuove tecnologie e per creare opportunità di lavoro per i giovani». Il progetto ha già toccato 33 città, formato 550 over 65, coinvolto 1.100 studenti, 66 docenti e 33 dirigenti scolastici. L’iniziativa partita la scorsa settimana al Galilei è la prima in Trentino-Alto Adige. Gli studenti, coordinati dal professore Salvatore Montalto, sono tutor e facilitatori digitali per i pensionati Cna, che a loro volta mettono a disposizione la loro conoscenza dei mestieri artigiani per valorizzarli e farli rivivere grazie alle nuove tecnologie.

«Un’esperienza diversa dal solito – sottolinea la preside Paola Burzacca – in un percorso di orientamento degli studenti sulle competenze trasversali, ma anche un arricchimento a partire dalla collaborazione tra generazioni diverse. I ragazzi acquisiscono competenze formando i senior, colmando un gap». Arrigo Simoni, presidente di Cna Pensionati Trentino Alto Adige, aggiunge: «Mi sono diplomato in questa scuola, non ci mettevo piede da oltre cinquant’anni. Oggi oltre il 40% delle imprese muore perché i titolari non riescono a garantire loro una successione. Vogliamo mostrare il nostro mondo ai giovani, sperando di convincerne alcuni a lanciarsi nell’imprenditoria e nell’artigianato».













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