Al “Posta” 10 ospiti su 170 letti Salvi con asporto e pasti operai

Bolzano. Piuttosto illuminante il caso dell’hotel ristorante Posta. Klaus Berger racconta: «Abbiamo lavorato con asporto e operai. L’unica opzione che non abbiamo sfruttato? Il delivery. Questo è...



Bolzano. Piuttosto illuminante il caso dell’hotel ristorante Posta. Klaus Berger racconta: «Abbiamo lavorato con asporto e operai. L’unica opzione che non abbiamo sfruttato? Il delivery. Questo è sicuramente un anno difficile, abbiamo fatturato la metà. Niente guadagno, solo copertura spese. Una soddisfazione, almeno, l’abbiamo avuta, ricevuta dagli operai. Quando mangi sempre e solo panini e poi il ristorante riapre e ricevi un pasto caldo... Hanno apprezzato, sorriso. Bello». L’albergo ora lavora poco. Nel primo lockdown, solidarietà ai camici bianchi. «Qui dormivano dottori e infermieri, l’Hgv pagava le nude spese, così la sanità non ha pagato niente. Ora ospitiamo ancora qualche medico, qualche infermiere, la colazione la facciamo noi di famiglia, un solo dipendente ad aiutare». Al Posta, quasi solo dipendenti fissi, pochi stagionali. «Abbiamo tenuto aperto anche per dare loro un po’ di sostegno. Metà sono in cassa integrazione, ma chiamiamo una settimana uno, una settimana l’altro. Perché la Cassa non basta, così ognuno guadagna qualcosina in più». Turisti zero, l’assenza dei mercatini pesa. «Questo weekend, dal 4 all’8 dicembre, avremmo fatto il pienone, 170 letti occupati. Oggi abbiamo qualche operaio, qualche dipendente di altre ditte. In tutto 10-15 ospiti». Si tiene aperto, però. Per fornire un servizio (ospiti pure alcuni agenti di polizia), ma non solo per questo: «Stiamo qui per dare un servizio, certo, per chi dorme c’è la cena, sono solo 7-8 persone, ma lo facciamo anche per non starcene chiusi in casa». Pure al Posta sono critici: «Capisco che devi avere delle regole, ma perché lasciare aperti i centri commerciali fino alle 21 e i ristoranti no? Qui abbiamo distanze, plexiglas protettivi, gel mani, facciamo la disinfezione totale 2 volte al giorno. Ci atteniamo alle regole. Perché non possiamo aprire la sera? Ci diano le 21, le 22. Non faremo party o grandi feste, vogliamo solo offrire la possibilità di mangiare la sera. Altrimenti, tutti chiuderanno alle 14.30-15. Perché fino alle 18 non ha senso tenere aperto».













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