Al posto della Klotz arriva Myriam, molto più dura di Eva

La Atz Tammerle subentra in Consiglio alla pasionaria «Autodeterminazione, referendum, niente nozze gay»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Dalla pasionaria all'appassionata. «Cosa mi scalda? La difesa delle tradizioni, l'autodeterminazione e la libertà per il Sudtirolo». Da Eva a Myriam, quello che cambia sono (solo?) le trecce. La Atz Tammerle, prima dei non eletti per Südtiroler Freiheit, entra in consiglio al posto della Klotz e l'impressione è che la Schützenkompanie di Caldaro, dove ha mosso i primi passi nel mondo, non dovrà temere i cambiamenti del nuovo millennio. Scusi signora, lei lavora in un hotel? «Prego, un Gasthaus». La differenza non è solo lessicale. Hofer, ad esempio, non lavorava in un bed&breakfast. E infatti tiene a rilevare che il suo mentore caldarese annovera tra gli antenati un amico dell'eroe della libertà tirolese. Da Klotz (padre) a Andreas (come avo acquisito) la discendenza ideale è un segno anche politico. «Hofer ce l'ho nel sangue», sorride. Myriam Atz Tammerle, che ieri in via Portici nella sede del partito, ha ricevuto le consegne dalla consigliera uscente, ha l'età di Sven Knoll, 34. Un mese di differenza. Piccole Klotz crescono nel segno di un rinnovamento generazionale che sembra non toccare le sponde ideali del partito ma offre loro un nuovo passo, una più definita disinibizione. «Con lei affronteremo temi diversi - dice Sven, sempre più leader del gruppo - da quelli storici e tradizionali che abbiamo spesso toccato. Myriam è madre e moglie, lavora , possiamo parlare in modo più autentico dei problemi sociali della nostra attualità. Lei sa cos'è la realtà della vita». Eva la guarda compiaciuta e le offre un mazzo di fiori: «State sicuri che non mi intrometterò. Starò in disparte e la lascerò lavorare. Perché ogni epoca ha il suo stile e Myriam ha il suo». Uno stile senza incertezze. «Ho saputo anch'io da poco del ritiro di Eva - dice - e la prima cosa che ho fatto è stato parlarne in famiglia, con mio marito. Fatto questo mi sono messa a disposizione». Dio, patria e famiglia versione 2.0. Caldarese, ma consigliera comunale a Scena dal 2010, la Atz Tammerle ha idee chiare.

La prima cosa che farà in consiglio?

"Mi orienterò. E studierò. Poi mi sentirete".

Cosa pensa della Svp?

"Si può collaborare. A Scena, in consiglio, lo abbiamo fatto. Non vedo perchè, su certi temi, dovrei smettere di farlo".

Famiglia solo tradizionale o anche apertura ai nuovi modelli?

"Tradizionale? Direi che la famiglia con padre, madre e figli è molto moderna..."

E quindi unioni civili, adozioni, gay...

"Dobbiamo puntare a un modello virtuoso, è la base della società. I valori non sono cose vecchie. Questo non significa che non possa comprendere. Ma non accettare o condividere".

Vollautonomie o autodeterminazione?

"Autodeterminazione! Sempre e ovunque".

Referendum tipo scozzese o riforme?

"Assolutamente referendum".

Ma in Scozia è finito male. E anche in Catalogna...

"Male? Direi benissimo. Si è dimostrato che una cosa ritenuta impossibile è stata possibile. Una bella lezione di democrazia".

Che idea ha dell'Alto Adige di oggi?

"Che c'è il rischio del misch-masch. Del guazzabuglio"

Nel senso di italiani tedeschi?

"In tutti i sensi. Cosa trasmetteremo ai nostri figli del Sudtirolo? Solo i turisti?"

Kompatscher?

"Gli consiglio questo: se l'Italia non è in grado di mantenere gli impegni che si è presa con lui allora è il momento di dire addio al contraente. Chiaro?". Chiaro.













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