All’ex Grieserhof alloggi protetti per gli anziani

Aprono le graduatorie per i 15 appartamenti convenzionati con il Comune Un modello abitativo innovativo per la terza età: comunità e servizi



BOLZANO. Come a casa, ma all’interno di una struttura che offre assistenza e la possibilità di stare in compagnia. Non una casa di riposo e nemmeno lontanamente una struttura per lungodegenti. È quasi terminato il cantiere del «nuovo» Grieserhof, che ospiterà il primo esempio a Bolzano di alloggi con il servizio di accompagnamento e assistenza abitativa per anziani. Da lunedì si apriranno le graduatorie per i 15 appartamenti in convenzione tra Comune e Fondazione S. Elisabetta, che ha ricevuto dalle Suore terziarie il diritto di superficie per 50 anni della storica struttura in via Cologna, che è stata restaurata e ampliata. Ingresso in gennaio. Gli alloggi con servizio di accompagnamento e assistenza abitativa rappresentano una nuova articolazione dell’offerta per la terza età. Interesseranno le persone autosufficienti o con livello di assegno di cura 1 e 2, che desiderano sentirsi più protetti, rispetto alla propria abitazione, ma che non avrebbe senso inserire in una casa di riposo, perché non necessitano di quel tipo di assistenza. Il progetto è stato presentato ieri dagli assessori Sandro Repetto e Luis Walcher, Carlo Alberto Librera (Assb), Christian Klotzner (presidente Fondazione S. Elisabetta), il coordinatore di progetto Norbert Spitaler e collaboratori. Alla villa storica del Grieserhof, in via Cologna, restaurata, sono stati aggiunti due corpi laterali.

La convenzione con il Comune riguarda 12 alloggi per persone singole e 3 per coppie, a partire da 65 anni. Per coppie si intendono due persone conviventi, non necessariamente sposate, anche del medesimo sesso. Insomma, la graduatoria tiene conto anche delle coppie omosessuali.

Le domande di accesso andranno presentate da lunedì 23 ottobre al 24 novembre allo sportello unico per l'assistenza e cura di Bolzano in piazza Loew Cadonna 12 (6° piano), che si occuperà anche dell'elaborazione della graduatoria stessa.

La posizione in graduatoria sarà stabilita sulla base di una valutazione sociale, di quella assistenziale, della data di presentazione della domanda e della residenza. Nel caso in cui l'assegnatario non fosse nel tempo più autosufficiente secondo le valutazioni del personale qualificato dell'ente gestore oppure la cui permanenza nell'alloggio stesso risultasse eccessivamente gravosa per gli altri residenti, la persona andrà trasferita in un'altra struttura idonea come ad esempio una residenza per anziani.

Il cantiere complessivo, iniziato 27 mesi fa, avrà un costo di 22 milioni di euro, dei quali circa il 60% coperto da contributi pubblici. Sono previsti 60 posti letto in casa di riposo, 28 alloggi protetti (di cui 15 della graduatoria comunale), un centro diurno, ambulatori, una chiesa interna, un salone di parrucchiera, una microstruttura aziendale per 20 bimbi con metodo Montessori, una caffetteria aperta al pubblico con piazzetta, un passaggio pedonale protetto verso le vicine passeggiate del Guncina e la vecchia parrocchiale di Gries. Saranno ospitate in totale 100 persone. Il quartiere ha assistito con dolore al sacrificio degli alberi secolari del parco, ma la fondazione assicura che la superficie verde è stata ampliata. Alla fondazione sono già arrivate oltre 100 richieste. Nel cuore di Gries, spiega Klotzner, sorgerà insomma un polo aperto al quartiere, con anziani e bambini a contatto. E poi l’area archeologica. Durante gli scavi sono emersi importanti reperti romani del I secolo, che verranno ospitati in un mini museo nell’ex Grieserhof, che aprirà in primavera. Il costo massimo per gli appartamenti convenzionati, fissato dalla Provincia, è di 309 euro al mese, cui vanno aggiunti 10,40 euro al giorno di tariffe per l’accompagnamento abitativo (sostegno nella gestione della vita quotidiana, espletamento di pratiche, ore di soccorso e cura, servizio del custode. Offerte anche prestazioni aggiuntive di pulizia, pasti e altri servizi. (fr.g.)

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