Alto Adige, l’accelerata sui test

Bolzano. Il bollettino del Coronavirus in Alto Adige dice che ieri erano saliti a 10 i contagiati (di cui uno che lavora in Alto Adige ma non vive qui), cinque in più del giorno prima. Ma soprattutto...



Bolzano. Il bollettino del Coronavirus in Alto Adige dice che ieri erano saliti a 10 i contagiati (di cui uno che lavora in Alto Adige ma non vive qui), cinque in più del giorno prima. Ma soprattutto l’Azienda sanitaria sta monitorando tutte le persone venute in contatto con i pazienti risultati positivi negli ultimi giorni nel tentativo di arginare il più possibile il diffondersi dell’epidemia.

Oltre 200 tamponi

L’’Azienda sanitaria informa che «sono in corso controlli serrati e test ambientali per prevenire e contenere la diffusione del Coronavirus Covid-19». Concretamente significa che le persone che hanno avuto contatti stretti - o anche solo ipoteticamente stretti - con uno dei pazienti risultati positivi negli ultimi giorni vengono contattate dai servizi di igiene: i casi sospetti sono posti in isolamento domestico e chiamati due volte al giorno per capire se nel frattempo si sono evidenziati sintomi di infezione. Anche in caso di sintomi lievi i casi sospetti sono stati sottoposti al test di controllo.

A ieri (pomeriggio) erano 203 le persone in isolamento domestico (tra cui due medici di famiglia e un medico ospedaliero) ed erano stati effettuati 173 test, «ma destinati a superare i 200 in serata», anticipa il direttore dell’Azienda sanitaria altoatesina Florian Zerzer. Un aumento evidente: fino al 24 febbraio, data del primo paziente positivo in Alto Adige, erano stati effettuati 15 tamponi, saliti a 52 tra il 24 e il 29 febbraio, e infine 70 dall’1 al 5 marzo.

Il piano degli ospedali

Il sistema sanitario si prepara a reggere una possibile onda d’urto dei contagi e dei ricoveri. Un paziente in condizioni più serie risulta trasferito ieri in rianimazione all’ospedale di Merano. Ieri sono state allestite le tende di pre-triage davanti agli ospedali di Bolzano e Bressanone: «Questa misura ci consente di alzare il livello di sicurezza negli ospedali - ha spiegato il primario di medicina d’emergenza Marc Kaufmann - stiamo organizzando un sistema provinciale per gestire i letti in rianimazione. Dobbiamo pensare alle prossime settimane quando il flusso dei pazienti potrà aumentare. Anche da fuori provincia, come il caso dei due pazienti arrivati dalla Lombardia. Un’altra misura adottata - spiega Zerzer - è il rinvio delle operazioni procrastinabili per aumentare la capacità ricettiva in caso di bisogno riducendo l’attività chirurgica programmata già dalla prossima settimana. L’Azienda sanitaria ha invitato i cittadini a «prendere sul serio tutte le raccomandazioni per ridurre il rischio di contagio»: lavarsi frequentemente le mani con il sapone o gel disinfettanti, evitare le strette di mano e gli abbracci, tenere sempre la distanza di sicurezza di un metro e evitare ogni tipo di affollamento anche nei mezzi pubblici e nei centri commerciali.

E sempre a tutela della salute pubblica la Provincia ieri ha ricordato che sono state applicate alcune restrizioni ad alcune strutture ricettive e che la giunta ha disposto alcune misure per i Comuni interessati dai casi di contagio.

Controlli austriaci al Brennero

Intanto da domani scatteranno i controlli sanitari al Brennero annunciati dal governo austriaco, mirati e temporanei. Sulla questione il governatore Arno Kompatscher è in contatto con il collega del Tirolo Günther Platter: restano ancora da stabilire come concretamente si procederà ai controlli e all’isolamento di eventuali casi sospetti. A causa dell’epidemia anche le ferrovie austriache Öbb stanno interrompendo i collegamenti ferroviari notturni con il Nord Italia. Anche il collegamento con gli autobus InterCity da Klagenfurt/Villach a Venezia verrà interrotto mentre i collegamenti i collegamenti con Bolzano per Roma proseguono fino a nuovo avviso. «Austria antieuropea, compriamo e mangiamo solo prodotti italiani», è la dura reazione della deputata Michaela Biancofiore. Intanto anche la Camera di Commercio di Bolzano è intervenuta giudicando assurdo l’invito della Germania che ha sconsigliato l’Alto Adige ai viaggiatori tedeschi.

L’appello di Kompatscher

Il governatore ieri si è rivolto agli altoatesini con un messaggio via Facebook: «Abbiamo altri giorni difficili davanti a noi, è importante rimanere uniti: approfittiamo delle restrizioni per goderci la natura, passare del tempo con le nostre famiglie e gli amici e godere delle cose importanti della vita».















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