Alunni stranieri, i successi e le fatiche

L’Astat: fra i più integrati d’Italia ma tanti bocciati. Seconda generazione: uno su quattro vuole tornare nel paese d’origine


di Davide Pasquali


BOLZANO. Quanto sono integrati a scuola e nella società altoatesina gli alunni stranieri di seconda generazione? Se l’è chiesto l’Astat, che ha curato un’approfondita ricerca al riguardo. Ottenendone un ritratto a luci ed ombre.

Il 49,5% degli alunni stranieri è iscritto regolarmente al primo inserimento a scuola, il restante 51,1%, invece, non viene iscritto nella classe giusta in base alla sua età bensì in quella precedente. Disaggregando i dati per tipologia di scuola, tale valore sale al 52,5% nella scuola secondaria di primo grado e scende invece al 37% tra gli studenti stranieri iscritti alle scuole di secondo grado, rappresentando tuttavia quest’ultimo il valore più alto tra le diverse regioni italiane.

Il 27,8% degli alunni stranieri è stato bocciato almeno una volta. Rispetto al 10,8% degli studenti con cittadinanza italiana, tra gli studenti stranieri è superiore la percentuale di coloro che hanno dovuto ripetere almeno un anno scolastico: nello specifico il 30,5% tra quelli che sono nati all’estero e il 18,3% tra i nati in Italia. I valori riferiti all’Alto Adige sono pressoché in linea coi valori medi nazionali.

L’Alto Adige è la provincia italiana con la percentuale più alta di alunni stranieri che frequentano i compagni di scuola al di fuori dell’orario scolastico. A limitarsi ai contatti imposti dall’organizzazione e dall’orario scolastico, in Alto Adige, sono rispettivamente il 10,7% degli alunni con cittadinanza italiana e il 15,3% degli alunni stranieri. Per entrambi gli indicatori il valore misurato in provincia è inferiore rispetto al valore nazionale, sia per quanto riguarda gli alunni stranieri nati all’estero sia per quelli nati in Italia. A livello nazionale, infatti, quasi un quarto degli alunni stranieri non frequenta i compagni se non per motivi legati allo studio. Tra coloro che frequentano i compagni fuori dall’orario scolastico, il 46,6% vede solo compagni di cittadinanza italiana, il 42,1% frequenta compagnie miste di italiani e stranieri mentre l’11,3% frequenta solo compagni stranieri. L’Alto Adige è tra le regioni italiane, terza dopo Veneto e Piemonte, in cui gli alunni stranieri si incontrano più frequentemente sia con compagni di cittadinanza italiana che con compagni stranieri. Analizzando i dati per generazione migratoria, la percentuale più alta di contatto con compagni sia italiani che stranieri si registra tra gli stranieri nati in Italia (47,0%). Decresce al 43,6% tra coloro che sono arrivati in Italia tra gli 0 e i 5 anni, al 40,4% tra quelli che sono arrivati in Italia nella fascia tra i 6 e i 10 anni e al 35,7% tra coloro che sono arrivati in Italia al compimento dell’undicesimo anno di età. Segue un trend opposto, invece, il dato relativo alla percentuale di alunni stranieri che incontrano fuori dalla scuola solo compagni italiani. Tale valore, pari al 34,1% tra i nati in Italia, cresce al 48,6% tra chi è giunto in Italia in età prescolare e riguarda oltre la metà degli alunni che sono arrivati in Italia più tardi.

Il 32,3% degli alunni stranieri ha dichiarato di sentirsi italiano L’Alto Adige, insieme alla regione Friuli-Venezia Giulia, è la regione italiana in cui si è registrata la percentuale più bassa di alunni stranieri che si sentono cittadini italiani. Inoltre, la percentuale di chi non sa rispondere (37,3%) è la più alta tra le varie regioni italiane. Il 31,5% degli alunni stranieri nati all’estero e il 40,0% di quelli nati in Italia vorrebbe vivere da grande in Italia. Sostanzialmente in linea con i valori medi nazionali la distribuzione relativa alle intenzioni di vita degli stranieri nati all’estero e residenti in Alto Adige: il 22,9% dei ragazzi vorrebbe tornare a vivere dove è nato o dove sono nati i genitori e il 45,5% desidererebbe vivere in un altro stato estero, valore che scende al 37,3% tra gli alunni stranieri nati in Italia. Da sottolineare che anche tra gli alunni stranieri nati in Italia uno su quattro vorrebbe tornare nel paese di origine.

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